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Taxisti di notte

Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film

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La recensione su Taxisti di notte

di supadany
6 stelle

VOTO : 6++.

Jim Jarmusch realizza qui un film ad episodi alquanto strambo e discontinuo con il filo conduttore dei taxi, come ambiente di incontro tra taxisti e clienti (destinati a durare lo scorcio di un viaggio), nei loro servizi notturni (tra la sera presto e l’alba) sparsi per capitali del mondo come New York, Los Angeles, Parigi, Roma e Helsinki, fotografate per l’appunto di notte assumendo un fascino di tutto rispetto.

Complessivamente si naviga tra alti, bassi ed anche alcuni medi, dentro ci si trova davvero un po’ di tutto per forma ed aspetti contenutistici.

Episodio 1 – Los Angeles. Un’agente cinematografica (Gena Rowlands) finisce sul taxi di Corky (Winona Ryder), una ragazza dai modi di fare alquanto rozzi, le propone di recitare in un film, ma i suoi desideri sono ben altri.

Episodio 2 – New York. Un tassista tedesco (Armin Mueller-Stahl) viene sostituito al volante da un nero.

Episodio 3 – Parigi. Un taxista nero molto sicuro di se stesso viene ridimensionato da una giovane ragazza cieca.

Episodio 4 - Roma. Gino (Roberto Benigni) racconta le sue esperienze ad un prete, il quale schiatta per un infarto durante il suo racconto.

Epidosio 5 – Helsinki. Mika racconta la sua triste storia di padre a due comprensivi clienti.

Jarmusch alterna idee molto interessanti ad altre più dozzinali e scontate, momenti decisamente brillanti ad altri più opachi, con una direzione d’attori sempre buona, ovviamente un cast molto vario e con personalità aiuta parecchio le varie situazioni che creano un percorso tra l’inizio della notte e l’arrivo delle prime luci del giorno. 

Così Roberto Benigni è trascinante, e straripante (non sempre è un bene), mentre sono soprattutto la Rowlands e la Ryder a dar vita ad un duetto di spiccato interesse.

Quello che ne viene fuori è un prodotto più curioso che riuscito, con situazioni insolite, o anche proprio bislacche ed un’ampia rosa di contenuti a disposizione che concorrono a creare un quadro bizzarro che arriva a tratti a sfiorare il surreale anche se la frammentazione della storia, così come è pensata, rende il film anche un po’ troppo convenzionale nella sua formula ad episodi.

Altalenante ed estroso.

Su Jim Jarmusch

VOTO : 6++. Architetta alcune buone trovate, altre invece sono meno riuscite. Non la sua migliore performance, siamo, in questo, distanti anni luce, ma l'idea di fondo è molto carina e la riuscita non del tutto convincente, ma con sprazzi molto interessanti.

Su Gena Rowlands

VOTO : 6,5. Valore aggiunto di gran rilevanza.

Su Winona Ryder

VOTO : 6++. Direi in parte. Brava.

Su Béatrice Dalle

VOTO : 6. Dignitosa.

Su Roberto Benigni

VOTO : 6,5. Sopra le righe ed assoluto showman. Non sempre azzeccato, ma anche in grado di regalare momenti spassosissimi.

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