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Bridget Jones's Baby

Regia di Sharon Maguire vedi scheda film

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Julia1994

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La recensione su Bridget Jones's Baby

di Julia1994
8 stelle

Ci sono film che restano nel tuo cuore per sempre.
Film fatti di sceneggiature che citi a memoria, personaggi che adori e che senti particolarmente vicini, inquadrature che usi come immgine del profilo sui social network, sequenze che potresti imitare alla perfezione.
Film che, nonostante l'assenza di scelte particolarmente audaci, di suspence o di tutte quelle cose tecniche che ti fanno uscire dalla sala meravigliato e ammirato, ti fanno brillare gli occhi. 
Il buon caro vecchio Bridget Jones' diary  è sicuramente uno di questi.

Per questo mi risulta difficile parlare del sequel di uno dei miei film preferiti, sapevo praticamente con certezza che mi sarebbe piaciuto (anche se di indole odio le saghe, che dopo un po' annoiano e perdono la loro verve), facevo il conto alla rovescia per quando sarebbe uscito e per quando l'avrei visto.

Bridget (R. Zellweeger), la goffa e maldestra inglese bionda che conosciamo tutti, è tornata in veste del tutto nuova.
Ha finalmente raggiunto il suo peso forma, ha un posto di lavoro di tutto rispetto, e nonostante soffra ancora di diarrea verbale, è una donna in carriera a cui la zitellitudine pesa poco.
Certo, non scrive più un diario cartaceo e non balla più All by myself col suo pigiamone, ma la si continuerà ad amare per tutto il film, come se il tempo non fosse mai trascorso.
Sono passati ormai dieci anni dall'ultima volta in cui l'abbiamo vista col dolce Mark (C. Firth), e a quanto pare le cose tra i due non sono andate come tutti ci aspettavamo.

Per i suoi 43 anni,una giovane collega le regala un bel viaggio in tenda, in occasione di un festival musicale.
Complice l'ubriacatura e la confusione della serata, Bridget la sera stessa ha un rapporto occasionale con Jack (P. Dempsey).
Pochi giorni dopo, rivede Mark, e anche in quest'occasione, merito dell'alcool, i due hanno un rapporto occasionale, che non prevede successivi impegni, come tiene a far sapere lei.

Ma Bridget resta incinta, e non sa assolutamente chi sia il padre del bambino: è così costretta ad avvertire i due ultimi amanti della situazione che si è creata.
Partirà a questo punto una competizione tra due uomini con caratteri molto diversi, per far sentire Bridget il più amata e protetta possibile, e per assicurarle una futura famiglia.

Ma le cose non sempre vanno come sembra dovrebbero andare, così, dopo bugie, litigi, rivelazioni, Bridget si ritroverà di nuovo sola, con un pancione di 9 mesi, senza un lavoro, e sotto un'incessante pioggia.

Farà la scelta giusta, non c'è dubbio.
Anzi, forse non sceglierà affatto, perché non c'era niente da scegliere.

Il film si chiude un anno dopo la nascita del bambino, con un finale assolutamente perfetto, sotto ogni punto di vista, pensato, ovviamente, per tutti i nostalgici, che si alzeranno dalla poltroncina con un sorrisone e tanti ricordi.

La sceneggiatura, firmata dalla stessa regista, Sharon Maguire (che aveva già scritto quella per il primo capitolo della saga), da Emma Thompson e da David Nicholls non si allontana da quelle dei film precedentidella serie.
Briosa, divertente, non annoia e fa sorridere per un paio di ore.
Il film si avvicina in effetti molto più al primo,  ed è evidente che ci sia lo zampino della stessa regista in entrambi.

Per la prima volta il film non è tratto dalle avventure cartacee di Bridget, ma questo non pesa assolutamente all'intreccio. 
Continuano a essere presenti i personaggi secondari, come gli storici amici di Bridget, ormai per lo più alle prese con pappette e fitness, e vengono introdotti nuovi personaggi che piacciono dal primo momento, come la cinica e despotica ginecologa che si prenderà cura della gravidanza della protagonista.

Un film gradevole, leggero, che vi farà (ri)sognare e (ri)fantasticare sul vero amore.

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