Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Tre episodi. Un uomo corteggia una ragazzina credendola figlia di miliardari; i genitori credono altrettanto di lui, ma tutti quanti sono nei debiti. Un tizio e una tizia, agli antipodi caratterialmente, intraprendono una relazione che al di là del sesso non porta a nulla di buono. Un maniaco della tecnologia e della rete si ritrova su un'isola, privo di connessione.
Dietro alla macchina da presa c'è Neri Parenti, nonostante possa sembrare che non ci sia nessuno, che si occupa anche della sceneggiatura insieme a Marco Martani, Domenico Saverni, Fausto Brizzi e Christian De Sica. Quest'ultimo è fra i protagonisti, insieme a Luca Argentero, Dario Bandiera, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro e Ilaria Spada. La trama è un'accozzaglia mal assortita di barzellette, scenette triviali e luoghi comuni beceri sull'italiota medio, il tutto assemblato in tre episodi che si intersecano nella linea narrativa, cercando in tal modo (invano: bisognerebbe essere ciechi e sordomuti, oltre che privi di buon gusto e memoria, per farlo) di venire associati alla cara, vecchia commedia all'italiana. Ma qui non si fustigano i cattivi costumi, bensì li si esaltano tronfiamente con un bel sottofondo di parolacce e scorregge. La fantasia delle tre storie messe in scena rasenta, per ciascuna di esse, il plagio di almeno altri dieci film che avete già visto: il matrimonio 'combinato' fra due famiglie che si credono (ingannandosi a vicenda) ricche è l'apice di tale verve contenutistica. Dal punto di vista stilistico-formale, invece, proprio non vale la pena spendersi in discussioni. Ecco, è un cinepanettone. Uno vale l'altro, nessuno vale un film. 1/10.
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