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Cruising

Regia di William Friedkin vedi scheda film

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La recensione su Cruising

di scapigliato
8 stelle

Friedkin è da sempre bersagliato come fascista. Io non lo sono assolutamente e ringrazio il buon Dio di non avermi fatto nascere con il vomitevole gene dei fascisti. Eppure Friedkin è un grandissimo regista, e le sue accuse fanno male a chi ama il cinema che provoca, che fa discutere. Il mio modello di riferimento è da sempre Gene Hackman, e anch'egli non ha niente a che fare con regimi dittatoriali, o idee fasciste. "Cruising", come "Il Braccio Violento della Legge", vuole solo sporcarsi le mani per far sentire sporco pure lo spettatore. Se non si propone nulla che oggettivamente disturbi l'occhio domestico del pantofolone di casa, come possiamo pretendere di fare cinema efficacemente e di veicolare tutte le nostre rimostranze verso ciò che non mandiamo giù? Il fatto che Al Pacino indaghi su un serial killer che uccide i gay, e forse poi diventa gay e assassino pure lui, non vuol dire automatiamente che regista, attore e produzione siano dei castigatori di destra. Anche perchè Pacino, si sa, è l'esatto contrario.
Ma veniamo all'aspetto cinematografico che è meglio. Il film è una vera e propria discesa infernale verso le zone più recondite del proibito, che noi continuiamo a nascondere. Credo che l'idea di prendere il mondo omosessuale come sfera di ambiguità, non sia dovuto al fatto che solo questo è "il proibito", ma perchè è quell'argomento che meglio si avvicina al proibito e ha in sè gli elementi più diretti per interpretare le intenzioni del regista. Non per altro! Come dice bene Roy Menarini "Cruising è davvero un film sull'incertezza, sull'identità frantumata, sulla paura di conoscere se stessi e di scoprire qualcosa di imprevisto o di orribile". Non automaticamente scoprire qualcosa di se stessi, vuol dire scoprirsi omosessuali e assassini. La metropoli gay, e la serialità psicopatica di omicidi e rituali erotici, sono la metafora delle nostre zone d'ombra. Al Pacino potrebbe essere un Dante Alighieri moderno che si perde, ma a differenza del primo, ha buone probabilità di non ritrovarsi più.

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