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Fino alla fine del mondo

Regia di Wim Wenders vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fino alla fine del mondo

di passo8mmridotto
8 stelle

Quindici anni per vederlo realizzato, 23 milioni di dollari per finanziarlo, seicento persone di troupe, 20 attori, 8 città e quattro continenti per l'ambientazione: Venezia, Parigi, Berlino, Lisbona, Mosca, Tokio, Los Angeles e l'Australia.

E non è detto che questo film di Wim Wenders sia un "capolavoro", forse non basta che una pellicola duri tre ore (delle 6 originarie della prima versione), o forse perchè viene immediatamente dopo il grande insperato successo di "Il cielo sopra Berlino", film tanto diverso e lontano da questo " Until the end of the world", difficile da classificare per genere: love story, fantascienza o thriller? O magari la quasi perfetta fusione di questi tre generi?

Si sa che Wenders parte dall'idea di girare un film di fantascienza. L'ispirazione gli viene durante un viaggio in Australia, i paesaggi dei deserti e delle rocce rosse, le sconfinate pianure, l'arcaicità e l'ancestralità dei luoghi e della cultura lo colpiscono a tal punto che decide di scrivere un film di fantascienza, che unisca giallo, avventura e amore.

Siamo nel 1977, Alice Springs è il posto ideale prescelto dal regista per sviluppare la sceneggiatura, ma deve interrompere perchè richiamato in America da Francis Ford Coppola, che lo coinvolge nella realizzazione di "Hammett", rivelatosi poi un flop.

Nel 1984, Wenders ritorna in Australia,con la sua nuova compagna, Solveig Dommartin, e completa la stesura del film.

Ma l'inizio delle riprese deve ancora attendere. La sua casa di produzione rischia il fallimento a causa della immobilità, ed è qui che decide di girare "Il cielo sopra Berlino", che confermerà e rafforzerà il suo prestigio consacrandolo come la star più importante del cinema europeo.

Ora, siamo nel 1989, l'avventura può incominciare, Wenders produrrà finalmente il film più complesso e costoso della sua carriera.

La sceneggiatura originale prevede il primo ciak a Venezia, in un palazzo sul Canal Grande, ma la stessa verrà rimaneggiata e adattata per ridurre drasticamente la durata del film. Durante una festa, si proietta su uno schermo gigante il video-clip di una canzone dei Talking Head.

Nel frattempo, la Terra è minacciata da un satellite nucleare sfuggito al controllo.

Claire (Solveig Dommartin) lascia Venezia e arriva a Parigi, dove incontra Trevor Mc. Phee (William Hurt). Eè amore a prima vista, ma l'uomo, in fuga, scompare, e Claire scopre che lui si trova a Berlino.

La donna si rimette in viaggio, e arrivata in Germania si rivolge ad un investigatore privato, Philip Winter (Rudiger Vogler).

Costui, grazie a dei particolari computer, riesce a monitorare i movimenti di Trevor, che nel frattempo si è trasferito a Lisbona.

Claire lo raggiunge, e passa una notte d'amore con il misterioso Trevor, che subito dopo è nuovamente in fuga, destinazione Mosca.

Quì entra in scena anche l'ex amante di Claire, Eugene Fitzpatrik (Sam Neil).

Trevor non è Trevor, bensì Sam Farber, ricercato e braccato dai servizi segreti americani.

Il vagabondaggio isterico della strana coppia fa tappa a Tokio, e qui Sam-Trevor finalmente svela a Claire il motivo dei suoi repentini spostamenti apparentemente senza logica: sta effettuando riprese con una speciale telecamera, inventata da suo padre per la madre cieca, le cui immagini possono essere viste dai non-vedenti.

Ed ecco l' Australia, dove si nascondono i genitori di Sam-Trevor: Henry (Max Von Sydon) e Edith Farber (Jeanne Moreau).

Ma nella fase dell'atterraggio, le macchine si bloccano, si fermano gli orologi e i programmi dei computer vengono cancellati.

Claire e Sam-Trevor si salvano dalla catastrofe nucleare, raggiungono Henry e Edith, e quest'ultima riesce a vedere le immagini riprese da Sam, ma muore per le troppe emozioni procuratele dalla invenzione di Henry.

Henry, in preda alla disperazione, inverte il funzionamento del computer, riuscendo così a penetrare nel più profondo dell'animo umano e rendere visibili anche i sogni.

Claire e Sam, affascinati e "drogati" dalla incredibile scoperta di Henry, vivono solo per vedere materializzati i propri sogni in immagini. Per poi tornare inevitabilmente alla vita reale.

La qualità del prodotto è di buon livello, le immagini oniriche sono state realizzate con la supervisione di Wenders negli studi della televisione giapponese NHK di Tokio, in alta definizione, e la musica del fil, tra l'altro, e firmata da U2, R.E.M. e Depeche Mode.

Nulla da eccepire per la scelta degli autori, Vogler e Dommartin svolgono diligentemente il loro compito, William Hurt non delude, Janne Moreau (62 anni al momento delle riprese) riesce a commuovere.

 

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