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Se mi lasci non vale

Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film

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La recensione su Se mi lasci non vale

di marcopolo30
5 stelle

Vincenzo Salemme realizza una sorta di “Delitto per delitto” in chiave commedia. Sfortunatamente le idee non abbondano e sono peraltro sviluppate in maniera alquanto pavorosa, ma Carlo Buccirosso è un vero ciclone di comicità e salva la baracca. VOTO: 5

Due uomini di mezz'età, entrambi lasciati di recente dalle rispettive partners, si conoscono per caso in un bar, iniziano a frequentarsi e decidono di pianificare una sorta di vendetta incrociata ai danni delle due ex. Ognuno dovrà far innamorare l'ex donna dell'altro per poi abbandonarla senza pietà. Detta così sembrerebbe quasi la versione comica di “Delitto per delitto” di Alfred Hitchcock, solo che in quel caso i due protagonisti si impegnavano non a sedurre e poi abbandonare ma piuttosto ad assassinare gli 'oggetti' di tal scambio di 'favori'. In realtà le similitudini iniziano e finiscono lì, nell'incipit. Vincenzo Salemme dirige una commedia decisamente dozzinale che, in linea con il livello medio della commedia italiana contemporanea, evita accuratamente di prendere rischi. Sarebbe in questo senso un film da bocciare senza pensarci su due volte. Ciò -o meglio: chi- salva la pellicola è Carlo Buccirosso, vera macchietta, comico nato e spalla impagabile degna del miglior Peppino De Filippo. Ogni sua entrata in scena (in particolare quelle davvero sulla scena, nelle due assurde rappresentazioni teatrali) è qui da standing ovation, e alcuni dei suoi duetti con Salemme risultano molto, molto divertenti. Salemme purtroppo, al pari di praticamente tutti gli attori/registi comici odierni (Christian De Sica, Leonardo Pieraccioni, Jerry Calà, ecc.) possiede un vizio di fondo che mina in partenza ogni suo progetto: l'incapacità di rinunciare anche solo per un nano-secondo al ruolo di protagonista che deve a tutti i costi possedere tonalità smaccamente positive e rubare la scena a tutti e a tutto. E con tali pesi alle caviglie lontano non si va. Per quel che riguarda il resto del cast, Paolo Calabresi sembra capitato lì per caso e la sua alchimia con Salemme risulta davvero non pervenuta. Per la Autieri nutro un'antipatia atavica, quindi non giudico. Brava invece Tosca D'Aquino.

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