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Perfetti sconosciuti

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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La recensione su Perfetti sconosciuti

di zombi
7 stelle

non sono un fruitore dell'attuale commedia (all')italiana... la consumo e ne beneficio occasionalmente e a parte certi esempi che seguiranno, non me ne lascia di solito un ricordo particolarmente incisivo. penso a VIRZì, a MACCIO CAPATONDA, mi vengono in mente NEMICHE AMICHE, VIAGGIO SOLA che mi sono piaciuti e penso a certi attori, come VALERIO MASTANDREA, MARGHERITA BUY, EDOARDO LEO.... PERFETTI SCONOSCIUTI l'ho recuperato per la fama che si porta dietro di buon esempio di comedia italiana e almeno per la prima ora regge secondo me benissimo la fama... bravi gli attori molto ben amalgamati che sanno reggere il gioco gli uni agli alri; dialoghi spontanei che non sanno di prove infinite e sfinite e soprattutto la prima ora regge molto bene la prova del film con set la tavola e le chiacchiere da tavola. tutti sposati , tranne uno ; e qualche figlio con i problemi dell'adolescenza che si sta gettando nell'età adulta. si da una scossa alla cena con un giochetto, protagonista lo smartphone. tutti accettano, più o meno reticenti, sicuri di professarsi senza ombre e che i loro oggetti tecnologici non nascondono segreti. la compagnia è eterogenea; alcuni professionisti, un insegnante e edoardo leo che interpreta il solito saltimbanco con idee fantastiche che risultano quasi sempre essere più fantascientifiche. IL GIOCO FINZIONALE s'inceppa allo scoccare dei primi 70/80 minuti, quando si affastellano un pò troppi segreti e sembra che dai telefonini di ognuno escano troppi segreti più o meno sgraditi e sgradevoli. quando il gioco comincia a svelarsi per ciò che è e per la motivazione che lo genera, che lo richiede , che lo spinge. non sono veramente sicuro che uno-barra-due twist fossero realmente necessari alla riuscita di questa pellicola. sono ben consapevole che non tutte le cene riescono col buco e soprattutto che dopo una certa età si debba scendere a compromessi con se stessi e smettere di chiedere agli eventi di essere EVENTI. l'ultimo giorno dell'anno non ha nulla di particolamente interessante a parte il fatto che il giorno dopo ti garantisce un giorno a casa dal lavoro.... e non sempre. e proprio mentre scrivo, forse è questo falso mito che ci creiamo nella testa a richiedere ad ogni incontro amicale "cose che noi umano neanche immaginiamo". PERFETTI SCONOSCIUTI è un esperimento su di un genere che scorre classico e benissimo per poi impiantare scientificamente la variante imperfetta e stonata che metta in condizione di ragionare su cosa significhi ritrovarsi tra amici. alcuni indizi rimangono gli stessi nel prima e nel poi e si rimane un pò frastornati da qualcosa che hai appena visto e che non sai bene identificare e che ti suona stonato, prima di sentirlo inquieto e un pochino inquietante. gli attori sono tutti bravi, ma VALERIO MASTANDREA svetta su tutti, sciorinando una fastidiosa quanto fascista sicurezza di sè che dona una luce nuova alla sua innata simpatia nel servire battutine feroci da sembrare battute tra amiconi.... da sembrare.... e nella prima ora. da vedere.

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