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Perfetti sconosciuti

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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La recensione su Perfetti sconosciuti

di AliceN
7 stelle

Perfetti sconosciuti, un film divertente e molto attuale.

scena

Perfetti sconosciuti (2016): scena

 

Ognuno di noi ha una vita pubblica, una privata e una segreta.     
Cosa succederebbe se un gruppo di amici che pensano di conoscersi a memoria, cominciassero a guardare l’uno nel cellulare dell’altro?
“Perfetti sconosciuti” parla proprio di questo. Di quelle piccole scatole nere (i nostri cellulari) di cui ci fidiamo a tal punto da affidargli i nostri segreti più nascosti.

 

Dopo “Sei mai stata sulla Luna”, che non aveva lasciato molto il segno, Paolo Genovese torna al cinema con una storia particolare e divertente, con un crescendo di tensione che lo fa diventare a tratti drammatico.
Il film è un piano sequenza, girato completamente in una casa, dove il gruppo di amici si trova a cena. I movimenti della macchina non ci fanno sentire solo partecipi della cena, ma è come se fossimo seduti in quel tavolo con loro, e questo aiuta ad immedesimarci e a far nascere un punto di vista personale.

Abbiamo davanti tre coppie più un single, o meglio, fidanzato (così sembra), ma andato alla cena senza la compagna, deludendo tutti. Ad uno di loro viene l’idea di fare un gioco, ovvero quello di mettersi completamente a nudo, rispondendo pubblicamente ad ogni messaggio o chiamata che da quel momento in poi sarebbero arrivati sul cellulare di ognuno di loro.
Un gioco masochista intorno al quale si svolgerà la serata e il film. Genovesi ci mostra le difficoltà di mantenere vivo un rapporto anche dopo anni, o come sia facile non vedere tradimenti fatti dagli amici più cari, ma saranno affrontati anche temi più delicati e attuali in modo divertente, mostrando sempre i punti di vista degli amici, che essendo persone diverse, hanno idee a volte completamente opposte.

 

Gli attori formano un gruppo molto coeso, ognuno di loro ha una parte che sembra calzargli a pennello. Giannini, continua ad essere l’uomo divertente, ma saggio; Edoardo Leo il ragazzo alla continua ricerca della “svolta economica”, Mastrandrea, annoiato e leale verso gli amici e Battiston, che interpreta l’insegnante precario e l’amico puntiglioso. Per quanto riguarda le donne, Anna Foglietta anche con questo film si conferma molto brava a interpretare i ruoli che le vengono assegnati. Altrettanto brave Kasia Smutniak, una psicoterapeuta che cerca in tutti i modi di mostrare la sua sicurezza, e Alba Rohrwacher, una ragazza entrata da poco nel gruppo, timida e gentile.
          
Un film delicato, divertente e drammatico, che tratta il complicato rapporto tra uomo-tecnologia-uomo, un rapporto a tre, difficile da gestire, e che (forse) a volte, è meglio evitare, per continuare a difendere la persona vicina da segreti che la ferirebbero soltanto.

 

scena

Perfetti sconosciuti (2016): scena

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