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Delicatessen

Regia di Jean-Pierre Jeunet, Marc Caro vedi scheda film

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La recensione su Delicatessen

di bradipo68
8 stelle

Epoca imprecisata,una grave carestia ha colpito la Francia o quello che ne resta e in un fatiscente condominio immerso in una nebbia giallastra il macellaio traffica in carne umana(procurata attraverso l'offerta di un posto da portiere del palazzo)in cambio di legumi.E la sua variegata clientela sembra gradire.Il film di Jeunet e Caro assomiglia a quelle strips di fumetti che andavano sui domenicali dei giornali,un incubo squisitamente nonsense eccentrico e frammentario visualizzato attraverso la fotografia straordinaria di Darius Khondji che riesce a rendere inquetante anche il più innocuo degli oggetti.La trama è poco più di un pretesto per mettere in scena sequenze che mescolano il grottesco,l'eccentrico e il demenziale procedendo alla sistematica disumanizzazione di coloro che dovrebbero appartenere alla razza umana.E' sinistramente buffo , purtroppo non c'è nulla da ridere.Il condominio è un microcosmo che fa sembrare confortevoli i gironi infernali danteschi,la smania del consumo divora tutti coloro che lo abitano in un concentrato di laido squallore.Una cosa del genere non s'era mai vista al cinema,qui sembra trovarsi di fronte al peggiore incubo di Gilliam,un incubo da vedere e da sentire perchè il sonoro è parte integrante e fondamentale nella riuscita di questa natura morta urbana in cui la speranza è rappresentata da due bambini,da due amanti puri come bambini e forse dai Trogloditi che guarda caso sono vegetariani,ma vivono nelle fogne.Delicatessen è anche un film di volti da cartoon(si veda la faccia di gomma di Dominique Pinon) e di ambienti post apocalittici,un ideale punto di unione tra il cinema e il fumetto.Una sequenza indimenticabile:l'amplesso del macellaio che diventa un concerto per pennello,violoncello e molla di materasso in cui alla fine c'è un collasso delle resistenze generale.Parlandone in prospettiva l'universo in cui è ambientato Delicatessen sembra il negativo fotografico di quello descritto ne Il favoloso mondo di Amelie sempre di Jeunet.Il primo improntato al pessimismo feroce,il secondo invece all'ottimismo contagioso...

Su Marc Caro

regia con trovate continue

Su Jean-Pierre Jeunet

regia con trovate continue

Su Dominique Pinon

volto da cartoon indimenticabile

Su Marie-Laure Dougnac

non male

Su Jean-Claude Dreyfus

eccellente

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