Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Remake dell'omonimo film di Wyler del 1955. Cimino decide di dare un taglio completamente diverso al film, con più azione e meno introspezione, cosa che snatura in parte l'idea originale. Ma il vero handycap è rappresentato da Rourke nei panni che furono del mitico Humphrey Bogart.
Remake dell'omonimo film di William Wyler del 1955. Questa volta produce Dino De Laurentiis, dirige Michael Cimino e i personaggi hanno i volti di Mickey Rourke e Anthony Hopkins. Cimino non si limita certo a fare il copia e incolla, di questo va dato atto al polemico regista newyorkese, ampliando e non poco il campo visivo del film di Wyler, un thriller psicologico che si svolgeva praticamente per intero in un solo interno. Sfortunatamente tali cambi finiscono anche con lo snaturare quella che era l'idea centrale, il nucleo del film, con l'aggiunta di inseguimenti e sparatorie fuori luogo e una dose di velata erotismo che era evidentemente un must in questo genere di cinema nei primi anni '90. Siamo insomma al cospetto di un discreto thrilleruccio che però impallidisce nel confronto con lo stupendo originale di Wyler. Anche perché, e questo è forse superfluo precisarlo, assegnare a Mickey Rourke il ruolo che fu di Humphrey Bogart sta al cinema come una bestemmia proferita a voce alta davanti all'altare sta alla religione. Molto bella invece la scena con il cecchino che ha sotto tiro il fuggitivo ma viene impallato dai cavalli al pascolo, davvero un'idea suggestiva.
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