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Assassin's Creed

Regia di Justin Kurzel vedi scheda film

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La recensione su Assassin's Creed

di champagne1
3 stelle

Per secoli abbiamo tentato di controllare il dissenso con la politica, la religione, poi con il consumismo; perché non con la scienza?

I Templari non si sono realmente estinti nel 1312, ma addirittura permeano l'Inquisizione Spagnola e combattono per Isabella D'Aragona che sta cercando di cacciare gli Arabi insediati nella penisola iberica.

Il Califfo di Granata è temuto non tanto per la sua presenza territoriale in Spagna, quanto per il segreto che custodisce: la "mela della disobbedienza", il frutto dell'Eden che tentò Eva (o ancora meglio un manufatto di origine extraterrestre che sarebbe alla base del libero arbitrio).

Condannato alla pena capitale in un carcere USA per i crimini commessi dopo un'infanzia di abbandono, Callum Lynch viene salvato da una potente organizzazione che ritiene che egli sia l'ultimo discendente di Aguilar, membro della setta degli "Assassini" e guerriero avverso ai Templari.

In questo Universo parallelo su cui si fonda la base narrativa di Assassin's Creed, gli Assassini non erano in realtà arabi di matrice sciita radicale, ma eterogenei combattenti per la giustizia dediti alla uccisone dei malvagi con l'uso di una lama celata in modo da poter contribuire alla realizzazione di un mondo "migliore".

Tramite l'Animus, un sofisticato marchingegno in grado di far rivivere il tempo passato, Lynch e le sue capacità saranno sfruttati per recuperare l'ambita mela...

 

 Ammesso che apprezziamo l'impianto narrativo su cui si fonda, il film ha uno sviluppo semplicistico e tautologico.

Lo spettatore, che magari ha pensato di entrare a vedere un thriller alla Dan Brown, alla fine più che appassionarsi alla trama finisce per essere coinvolto nel susseguirsi di schemi, livelli, salti tra tetti, intrecci fra passato e presente, nel ritmo ipnotico tipico della trance da videogame.

In questo contesto, le performances attoriali sono quindi assolutamente secondarie agli effetti della computer-grafica che la fa da padrona: anche Fassbender nonostante il suo reiterato torso nudo, mentre la Cotillard marca il cartellino in una inconsistente presenza.

 

 

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