La recensione su I Magnifici Sette

di Furetto60

8 stelle

Ottimo remake di un classico western del 1960

Un piccolo villaggio della California nel 1880, è preso di mira dagli scagnozzi, agli ordini di Bogue, un affarista spietato e assassino, che intende espropriare,in cambio di pochi spiccioli, gli appezzamenti,in cui vivono e lavorano gli abitanti, onde poterne sfruttare la vicina miniera d'oro. Quando Bogue arriva ad incendiare la chiesa e a massacrare alcuni ribelli del posto, a mò di macabro esempio, decidono di ribellarsi e capitanati dalla giovane vedova Emma Cullen, si muovono alla ricerca di pistoleri da assoldare per farsi proteggere.I famosi sette mercenari,di cui al titolo, diventeranno la loro carta vincente, addestreranno gli abitanti all'uso dei fucili, oltre a trasformare il villaggio in una piccola fortezza provvista di trappole, trincee e barriere improvvisate all'uopo, così, quando giungerà il fatidico momento del conflitto, l'esercito personale raccolto da Bogue verrà neutralizzato e decimato, anche se ciò costerà la vita, oltre che a molti coloni, a quattro dei sette pistoleri.

Remake di un classico e indimenticabile western del 1960 diretto da John Sturges, a sua volta ispirato al film " I sette samurai" di Kurosawa è una brillante rivisitazione di quel mitico lavoro,la cui regia è stata affidata con successo ad Antoine Fuqua.

Una versione all’insegna della diversità, con afroamericani, nativi, ispanici, I magnifici sette hanno origini etniche differenti e sono differenti per carattere e per motivazioni, ma quello che hanno in comune è il senso di giustizia,quello della lealtà,il valore dell'onore e un profondo rispetto per l'amicizia,con una generosità che arriva al sacrificio estremo, paradosso se si pensa che sono dei fuorilegge e degli sbandati senza bandiera e senza ideali,ma in realtà non sempre la legge coincide con la giustizia e talvolta è difficile distinguere il bene dal male.

Leggo commenti non troppo lusinghieri,vedo voti bassi e me ne rammarico.Senza voler fare confronti, per propria natura impossibili,stimo positivamente il lavoro del regista e trovo il film gradevole, ben interpretato e decisamente riuscito.

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