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I Magnifici Sette

Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film

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La recensione su I Magnifici Sette

di lino99
8 stelle

Altro remake, ma in grande stile!

Una rivisitazione moderna impeccabile, oltre che del classico omonimo del 1960 di John Sturges,del western in generale; una summa di tutti i cliches del genere ironica e con un grande dosaggio della violenza: così si può riassumere questa pellicola diretta da Antoine Fuqua (regista non sempre ben criticato), che fin dal titolo fa ricordare tra l'altro gli odiosi otto di Tarantino visti abbastanza recentemente al cinema; tuttavia il confronto è piuttosto inutile, poiché il cinema di quest'ultimo è sempre stato piuttosto personale e perché no esasperato, il film in questione è invece tradizionale, girato in maniera pulita e con grande stile, ma comunque non esente da difetti. Il fulcro del film è l'intrattenimento, che ,devo ammettere, è anche di grande qualità (basta dirvi che, nonostante la lunga durata del film-2h e 13-, non ho mai sbadigliato). Ma è in primo piano anche il grande cast, in cui tra l'altro ci sono due attori che hanno già lavorato con Fuqua: Denzel Washington, famoso soprattutto per thriller/polizieschi come "The Equalizer" e "Pelham 1 2 3", in cui interpreta spesso giustizieri di legge e non seri e ostinati e Ethan Hawke, che ha toccato vari generi, tra cui l'horror e la fantascienza, ma anche un'attrice, Haley Bennett, vista recentemente in "Hardcore". Nel resto del cast abbiamo vecchie e recenti conoscenze: Vincent D'Onofrio, il palla di lardo di "Full Metal Jacket"; Chris Pratt, alias Star-Lord di "Guardiani della galassia" e il protagonista di "Jurassic World" che non si discosta dal suo ruolo di piacione e corteggiatore e Lee Byung-hun, uno dei cyborg cattivi di "Terminator Genisys". Le interpretazioni sono tutte buone, ma le caratterizzazioni non sono eque: sono solo due i personaggi di cui abbiamo un quadro esaudiente del passato e del presente (Washington e Pratt), mentre gli altri hanno tutti un'alone di mistero alle loro spalle, soprattutto il "muso giallo" e il robusto Home, che è stato comunque il personaggio più curioso e interessante sia per la sua ambiguità, sia per l'essenza quasi da crociato che ha nelle scene di battaglia. La summa di cui parlavo all'inizio la notiamo in primis proprio nei personaggi, poiché abbiamo tutti i tipi del genere: dal comanche al messicano, dal cacciatore di taglie al baro, dalla donzella agli sceriffi vigliacchi.

La storia alla fine è sempre quella: magnate cattivo che minaccia, reclutamento della squadra di uccisori e vittoria finale; d'altronde che cosa vi aspettate, nell'ambito della trama, da un remake? Fuqua riesce, usando comunque gli archetipi del genere, a riportare alla ribalta un periodo storico che ormai ha già visto il suo massimo periodo nella settima arte. Saggia la scelta del regista di ironizzare sia sulla vicenda sia sui protagonisti, che non prendono poi tanto sul serio il loro "obiettivo", come dimostra la scena di ubriachezza, che mostra la loro umanità e la loro paura velata, distruggendo i soliti eroi inverosimili nella loro ostinatezza e sprezzo del percolo, che appartengono soprattutto alle origini del cinema di frontiera. Un lungo incipit davvero interessante e ben riuscito (il titolo viene mostrato solo dopo di esso) e una parte finale epica sono le sequenze più belle del film, insieme alla sparatoria centrale che ha come obiettivo allontanare il codardo sceriffo. Un pò scontata la colonna sonora, elemento molto importante per enfatizzare certe scene. Ciononostante il regista è abile a non contare su quest'ultima, ma sul gestire egregiamente il comparto tecnico, che conferisce al film effetti speciali ben fatti, ma soprattutto un'ottima fotografia, merito di Mauro Fiore. Tra l'altro la pellicola è dedicata ai due compositori James Horner e Simon Frangle ( la soundtrack di "Titanic" è opera del primo). Ammetto di non essere un esperto nè del cinema di Fuqua, nè di quello di Sturges, ma questo film merita comunque la visione: nonostante la durata riesce a non annoiare e a intrattenere grazie all'ironia e alle ottime scene d'azione. Non vi dispiacerà affatto. Anzi, vi verrà la voglia di fare qualche duello e qualche acrobazia con le pistole:)

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