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I Magnifici Sette

Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film

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La recensione su I Magnifici Sette

di champagne1
6 stelle

Questo Paese ha identificato la democrazia con il capitalismo e il capitalismo con Dio. Per cui opporsi al mercato è come opporsi a Dio ...

Nelle terre di frontiera la Legge la stabilisce chi fa il prepotente e ha i mezzi per potersi fare ubbidire. Per cui quando il magnate Bogue decide di scacciare gli abitanti di un paesino per poter sfruttare meglio i terreni alla ricerca dell'oro, i coloni - per lo più contadini - non hanno modo di reagire a quesi soprusi. La vedova di uno degli uomini uccisi da Bogue decide di cercare giustizia con le stesse armi e quindi assolda dei pistoleri pronti anche a morire...

 

Per guardare il remake di un remake ci vuole molta curiosità e poi un pizzico di cinismo (non sarà peggio della media dei film attualmente in circolazione). In effetti Fuqua, che negli ultimi anni sembra essersi specializzato in film d'azione spettacolari e complessivamente gradevoli, non tradisce neanche stavolta.

La storia riprende l'archetipo delle epiche gesta di un eroe (o eroi) che combattono contro ogni speranza perché sanno di fare la cosa giusta.

 

Certo manca l'approfondimento psicologico dei personaggi (solo del nero Chilsom forse comprendiamo qualcosa di più), ma la storia è ben raccontata e si fa apprezzare per un ritmo veloce che fa scorrere in fretta le due ore e passa di durata senza sbavature.

Fuqua riferisce di aver voluto guardare al passato con l'occhio odierno e aver trovato analogie tra i tempi attuali a quelli selvaggi del Far West. Confessa in una intervista: "Leggendo la sceneggiatura ho cominciato a pensare al personaggio del latifondista Bogue, come ad un moderno squalo di Wall Street, ho pensato al terrorismo e a tutti quelli che ancora oggi si approfittano dei più deboli in giro per il mondo".

 

Per cui anche la scelta di 7 eroi multietnici, più che far pensare a una modalità sulla falsariga del "politicamente corretto", potrebbe voler accennare che gli sfruttati sono un popolo eterogeneo che si trova a qualunque latitudine.

PS: l'incipit è una frase di Bogue pronunciata nelle prime fasi del film.

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