Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Villaggio fa come al solito il Fantozzi a carta d'identità alterata, Dorelli è bravo a non eccedere in inutili gigioneggi, ma il film resta davvero poca cosa.
Tipica commedia italiana anni '80 nella quale si prendevano due nomi celebri del cinema brillante del momento e li si mettevano al centro di una storiella da due soldi che era in fondo solo un pretesto per mettere su pellicola i due nomi di cui sopra. Nel caso di “A tu per tu” quei nomi sono Paolo Villaggio e Johnny Dorelli Il primo fa, come (quasi) sempre, il Fantozzi sotto mentite spoglie; il secondo è invece bravino, non eccede in gigioneggi inutili e da così un minimo di spessore a un film che resta comunque gravemente insufficiente. Particine per una Moana Pozzi non ancora regina dell'hard e per la futura cantante di meteorica fama Tracy Spencer.
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