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Per amor vostro

Regia di Giuseppe M. Gaudino vedi scheda film

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La recensione su Per amor vostro

di Spaggy
9 stelle

Anna Ruotolo è sempre stata una donna coraggiosa, anche se sembra averlo dimenticato. Sin da bambina, si presta a essere protagonista del “volo dell’angelo” in una rappresentazione religiosa: teme le battute da ricordare e le ali oramai usurate e non di essere lanciata nel vuoto e di rimanere sospesa in aria, appesa a una sola corda. La sua infanzia, però, è legata anche a quattro anni di riformatorio, scontati al posto del fratello maggiore che si sarebbe beccato altrimenti una condanna a dieci anni.

Oramai adulta, Anna vive con il marito Gigi e i tre figli adolescenti, di cui uno sordomuto. Per tutti, è una capasciacqua, una persona che fa o dice cose senza senso. Con il suo mondo fatto di sogni a occhi aperti, paura del mare e rispetto per gli anziani genitori, a cui provvede economicamente e di cui accontenta le pretese religiose. La sua Napoli è quella dei quartieri medi, quella in cui nei palazzoni convivono famiglie le cui economie non sono certo benestanti. Per una serie di circostanze, Anna viene assunta dalla produzione di una serie televisiva come “gobbista”, prendendo il posto dell’amico e maestro Ciro, a sua volta rimasto disoccupato e con una disastrosa situazione finanziaria. Sul set, Anna è favorevolmente colpita da Michele, l’attore protagonista della serie che non esita a corteggiarla.

Poiché la situazione con il marito, ex aspirante attore dai metodi brutali e maneschi, ha raggiunto un punto di non ritorno, Anna si lascia conquistare dall’illusione dell’amore, si concede al nuovo corteggiatore e vive per la prima volta qualcosa di tutto suo, da non spartire con nessuno. Abituata ad agire per amore degli altri (del fratello, dei genitori, dei figli), agguanta gradualmente un nuovo io che la porterà a scoprire la verità sul triste mondo che la circonda e a un gesto che nella Napoli legata a certe tradizioni viene inteso come tradimento degli ideali.

Valeria Golino

Per amor vostro (2015): Valeria Golino

 

Suddiviso in tre capitoli (Anna, la capasciacqua; Anna e l’usura; e Anna e il coraggio), Per amor vostro permette a Gaudino (benevolmente folle) di riflettere su una figura femminile poco comune dall’ordinario e di scandagliare un tema piuttosto complicato e attuale come quello dell'usura. Anna è nei fatti la più comune delle donne, sempre propensa ad accettare tutto senza battere ciglio, finché non si rende conto che un nuovo capitolo della propria esistenza è possibile: quello segnato dall’indipendenza. Indipendenza economica, indipendenza familiare e indipendenza affettiva. Fino al momento in cui non si rende conto di poter contare sulle proprie forze, Anna non reagisce ad esempio alle botte domestiche che Gigi con troppa facilità elargisce. Non capisce da dove provengano i soldi del marito, da sempre utili per le esigenze familiari e per soddisfare i capricci dei figli. Non realizza quanta verità vi sia nelle parole dei vicini, che uditi di nascosto dovrebbero di riportarla con i piedi per terra. Non intuisce quante insidie possa nascondere l’illusione d’amore.

 

Anna non teme il paranormale. I suoi sogni e le sue visioni trascendono la vita vera. Si fanno metafisici e la travolgono di significato, senza che lei se ne accorga. Nuvole nere che oscurano il cielo, mare in tempesta, allagamenti dentro un bus (come continue rotture delle acque di una donna in gravidanza) e processioni sui generis, accompagnano le sue scelte e si offrono come conseguenza delle sue azioni. Ma Anna, la capasciacqua, non ha voglia di elaborare ciò che vede e di fare i conti con il proprio inconscio.

Qualcosa Anna la nota. Strani movimenti sul suo conto corrente, condomini costretti a lasciare i loro appartamenti, amici che la cercano per del denaro prestato. Distratta dalle emozioni più viscerali, non può e non vuole vedere nulla. Sa solo che non desidera più Gigi in casa, è stanca del poco affetto che questi dimostra per lei e per i figli: la sua famiglia normale non può più tollerare una presenza divenuta ormai estranea e fuorviante. Anche perché Gigi non riesce a relazionarsi con quel figlio sordomuto, che Anna continua a trattare come un bambino, un moccioso.

 

Riempiendo Per amor vostro di simboli legati alla tradizione napoletana, Gaudino sceglie di accompagnare il racconto di voci, ora musicali ora mistiche ora reali. Anna sente le voci e le voci accompagnano Anna fornendo un sottotesto utile alla comprensione della psicologia del personaggi stesso. Pensato come una cantata popolare, il lungometraggio è accompagnato da una canzone in napoletano che segue gli eventi, li sottolinea a più riprese e ne certifica la realtà. Cori di voci greche e citazioni dalla Divina Commedia fanno il resto: pur nella solitudine con cui deve fare i conti, Anna è circondata da volti, frasi e ripetizioni, che la accompagnano anche nei momenti meno indicati.

Girato in bianco e nero con brevissimi inserti a colori, Per amor vostro rifugge il classico folklore napoletano, rivestendolo di nuovo senso. Il film sceglie spesso di ricorrere a sequenze di animazione e effetti speciali dal sapore vintage. Un espediente semplice come la semplicità della protagonista, chiamata per catarsi a trovare dentro di lei quello stesso coraggio a cui da bambina si appellava per il suo volo dell’angelo. Un volo che, liberatorio, tornerà tanti anni dopo per fornire lo snodo cruciale del racconto e completare la trasformazione.

 

Per amor vostro (2015): Trailer ufficiale - Venezia 2015

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