Espandi menu
cerca
Hell or High Water

Regia di David Mackenzie vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Luxmania

Luxmania

Iscritto dal 7 novembre 2019 Vai al suo profilo
  • Seguaci 2
  • Post -
  • Recensioni 15
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Hell or High Water

di Luxmania
9 stelle

Hell or high water è stato candidato all’Oscar nel 2017. E, guardandolo, non faticherete a capire perché. La trama ruota attorno a due fratelli, alle prese con un'esistenza tutt'altro che semplice, visto che uno è appena uscito di prigione mentre l’altro ha la sua bella dose di problemi tra ex moglie, figli adolescenti e un ranch che cade a pezzi sul quale, come se non bastasse, una banca sta per mettere le mani per riscattare prestiti e ipoteche non ripagati.

 

E così, in una sorta di vendetta, proprio le banche, diventano l’obiettivo dei due fratelli, che cominciano a prenderle di mira. Il loro modo di agire segue una certa logica (anche se, in occasione della prima rapina, quando entrano in una filiale ancora deserta e si prendono gli insulti dell'unica impiegata presente, non si direbbe), della quale si accorge anche il ranger locale, che comincia a dare loro la caccia. Questo personaggio piuttosto tipico nella filmografia mondiale, ovvero l'anziano sceriffo, stanco e a poche settimane dalla pensione, è interpretato da Jeff Bridges e a lui sono legati i momenti più divertenti della pellicola.


Al di là di attori estremamente convincenti, il protagonista assoluto di Hell or high water, a mio parere, è lo stato del Texas, con i suoi paesaggi che si perdono oltre la linea dell'orizzonte, le sue terre riarse intervallate dalle classiche cittadine statunitensi formate da un pugno di abitazioni, un distributore e un incrocio, i cartelli publicitari di agenzie che propongono prestiti e leasing, le tavole calde che servono solo caffè e bistecca. Ed è in questo scenario che si muovono gli abitanti, uomini dai baffi a manubrio, dai cappelli da cowboy, dai pick up con il fucile sempre sotto il sedile.

 

Solo in uno luogo come questo, che diventa protagonista assoluta e al cui interno si muovo personaggi secondari così significativi, che una storia non così originale (d'altra parte quante volte abbiamo visto disperati commettere errori per un giusto scopo? E quanti sceriffi a pochi giorni dalla pensione abbiamo già incontrato?) riesce a trasmettere pathos ed emozioni. A mio modesto parere un gran bel film.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati