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Il disprezzo

Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film

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La recensione su Il disprezzo

di steno79
10 stelle

VOTO 10/10 Il disprezzo è forse il vertice creativo del cinema di Godard, e va visto assolutamente nella versione originale: quella italiana ha subito parecchie alterazioni, dai tagli alla colonna sonora a un doppiaggio mal realizzato, ed è molto peggiore in termini estetici. E' un film di insolita ricchezza a livello tematico che omaggia il cinema attraverso la presenza carismatica di Fritz Lang, ma è anche un'analisi appassionata della creazione artistica in generale e della necessità di non scendere a compromessi con le ragioni più bassamente commerciali (la storia dello sceneggiatore Paul Javal alle prese col dispotico produttore Prokosch sembra riflettere, non si sa quanto intenzionalmente, quella reale di Godard alle prese con il produttore italiano Ponti e quello americano Joseph Levine, entrambi sostanzialmente estranei alle esigenze artistiche del regista). Inoltre, un film sul rapporto classicità-modernità con molti riferimenti in parallelo fra le vicende dell'Odissea e quelle vissute dai personaggi, e sulla difficoltà della comunicazione interpersonale, soprattutto nel matrimonio. Il tutto è detto da Godard con uno stile ampio e solenne, insolitamente lirico e decisamente tragico. La fotografia in Cinemascope di Raoul Coutard è magnifica, con un uso del colore molto originale che si integra perfettamente alle scenografie naturali di Capri e composizioni figurative ardite (c'è perfino un omaggio alla Torre di Babele vista in Metropolis). Altrettanto bella la musica di Delerue, composta da un tema malinconico ripetuto in molte sequenze e riorchestrato con minime differenze tonali. Gli attori si impegnano con risultati decisamente apprezzabili, soprattutto per quanto riguarda Brigitte Bardot, qui alla sua migliore prova, ma anche il marito insicuro e disposto al compromesso di Michel Piccoli è da antologia. Originale anche drammaturgicamente, scandito in tre atti distinti di cui il secondo è una lunghissima scena in appartamento che segna la definitiva rottura nella coppia (e che risulta di notevole audacia per l'epoca), è un grande film che merita di essere riscoperto anche nel nostro paese nella forma voluta dal suo autore.

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