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La signora scompare

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La signora scompare

di Isin89
6 stelle

Un simpatico e interessante thriller che gioca tutto sulla sparizione di una misteriosa signora e su una sceneggiatura impregnata di dialoghi esilaranti e personaggi di ogni tipo. Hitchcock dimostra ancora una volta di essere un abile maestro nel fondere diversi generi tra di loro senza mai dare l'idea di esagerare né aggrapparsi troppo alle scelte stilistiche imposte da un genere in particolare.

La Signora Scompare è una commistione si suspense e mistero, spionaggio e ironia perfettamente orchestrati all'interno di uno scenario immortale che fa da padrone all'intero film e che diventerà un marchio di fabbrica per molte altre opere cinematografiche e venire. La storia ambientata quasi interamente su un treno in movimento è sicuramente la componente di maggior rilievo oltre a essere quella che affascina e incuriosisce di più. I buoni e i cattivi si trovano a stretto contatto gli uni con gli altri e i limiti entro i quali si trovano a operare sono ristretti a poche decine di metri aumentando notevolmente l'aura di mistero venutasi a creare. Lo snodo narrativo è rappresentato dalla sparizione della vecchietta a seguito del quale il film si apre trasformandosi in una storia del tutto differente, dominata da un indagine e da loschi affari segreti di spionaggio internazionale. Quello che sembrava un tranquillo e normale viaggio si rivela essere in realtà un complotto organizzato contro una spia inglese incaricata di conservare e portare a destinazione un importante messaggio segreto agli uffici esteri inglesi.

Il film non è uno dei migliori del regista britannico ma risulta sicuramente un esperimento ottimamente riuscito che merita un'attenta visione. Le pecche maggiori sono riscontrabili nella sceneggiatura, a tratti troppo ingenua e facilona, e nella prima parte del film, forse un poco noiosa e lenta, che riesce a recuperare una volta i personaggi salgono sul treno. Da qui fino alla fine il film scorre bene e con un buon ritmo, il mistero che avvolge la signora Froy è trattato da Hitchcock nel migliore dei modi riuscendo ad avvolgere completamente lo spettatore suscitandogli il giusto interesse. Un film che allude inoltre a temi cara alla politica di quegli anni come il nazismo e l'annessione di una parte della Cecoslovacchia alla Germania. Hitch fa emergere i suoi punti di vista dichiarandosi saldamente anti-nazista e contro ogni tipo di dittatura. L'afflato politico è presente in minima parte, quanto basta per dichiararci da che parte sta il regista. Un film degno di essere ricordato specialmente per la magistrale abilità del maestro del brivido ma soprattutto per il decoroso e quanto mai azzeccato utilizzo del treno come elemento scenografico dell'intera opera (ricorda molto Cassandra Crossing).

 

 

 

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