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Into Eternity

Regia di Michael Madsen (II) vedi scheda film

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La recensione su Into Eternity

di zombi
9 stelle

la strada che porta al sito di onkalo viene percorsa all'inizio e alla fine del documento. all'inizio verso e alla fine, via da. il regista alla luce di un fiammifero ci avvisa che non saremmo mai dovuti arrivare dove siamo arrivati e l'unica cosa che possiamo fare è starci il meno possibile e scapparne. INTO ETERNITY ci porta ad onkalo in finlandia dove dal 2004 si sta scavando il deposito che dovrà ospitare parte delle scorie radioattive della nazione. sarà profondo 4 km e verrà isolato dal resto del mondo per 100.000 anni, nelle intenzioni dei suoi ideatori e costruttori, senza il bisogno che forza lavoratrice umana se ne occupi. 

sembra il prologo di un film dell'orrore ambientato nel passato, cioè oggi, di un futuro lontano in cui le generazioni future capiteranno in questo loco e ne scopriranno le tragiche sorprese. 

A FILM FOR THE FUTURE invece cerca di indagare tutte le possibili situazioni che porteranno ONKALO ad essere una minaccia!.... oppure un monumento a cosa non siamo potuti essere con le nostre conoscenze attuali, per tutti coloro che verranno;...... oppure una traccia nella storia come sono state tutte le tracce che dalla comparsa dell'uomo ci hanno portati ad essere coloro che devono cercare la soluzione migliore per stoccare scorie radioattive. 

il regista intervista scienziati e ingegneri coinvolti nel progetto cercando di porre tutte quelle domande che spaventerebbero chiunque, soprattutto in un sacrario di scorie pericolose e preziose nella loro estrema pericolosità. pone domande sui CAMBIAMENTI e sull'UOMO, al momento le minacce più grosse per il futuro di quel sito di stoccaggio. 

cosa dovrebbe essere onkalo?.... un nascondiglio?, un sacrario?, una tomba?, un monumento?..... si dovrebbe segnalarlo indicandone la pericolosità magari costruendovi accanto una sorta di museo con messaggi come quelli mandati nello spazio negli anni 70, o ci si dovrebbe dimenticare di lui, approfittando del fatto che sarà sigillato a km nel sottosuolo protetto dal granito, sperando che nessuno mai vi si imbatta?.... e tra 100.000 anni quando il sito di stoccaggio arriverà alla data di scadenza?.... gli scienziati parlano alla telecamera con la sicurezza e la calma delle loro ricerche e dei loro numeri, ma non riescono mai a dissimulare sino in fondo la mancanza di una totole garanzia. cercano di essere onesti, ma non possono sbilanciarsi su cosa potrà essere il mondo tra 100.000 anni, come del resto nessuno può garantire stabilità nel mondo dei duemilaedieci. 

la strada del documento/finzione fa passi che il cinema tradizionale raramente riuscirà ad eguagliare. si utilizza l'idea  del found-footage col regista che parla in camera auto illuminato da un fiammifero. scienziati, ingegneri e addetti agli esplosivi figurano nel cast e la storia dell'uomo e della conoscenza vengono chiamate in causa per ipotizzare cosa potrebbe attendere le future generazioni da qui a centomila anni in una prosepttiva di evluzione-involuzione per tentare di comprendere ed escogitare un modo per informare sulla pericolosità di onkalo a persone che forse un domani potrebbero non comprendere assolutamente nulla di ciò che è stato fatto o di come ciò che è scritto e riportato. 

la pietra runica di stentoften riporta una maledizione a tutti coloro che avrebbero osato rimuoverla dal sito di ritrovamento. l'uomo grazie alla sua curiosità ha scoperto, girato e smosso quella pietra e ha fatto scoperte fenomenali che ci hanno migliorato la vita. ma l'uomo ha pure scoperto ciò che ora siamo costretti a nascondere per la nostra salute e incolumità.

INTO ETERNETY-A FILM FOR THE FUTURE parla allo spettatore di oggi della minaccia peggiore che possa mai gravare sull'uomo come un disaster movie diretto da tarkovski. tra le nebbie del sapere umano e dei secoli a venire, osservare al nostro presente analizzando tutto il nostro passato, sperando nelle generazioni future, sulle quali non possiamo avere garanzie, sicurezze o conoscenze.

conoscenza per proteggere e dimenticare.

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