Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Uno Zorro voluto dal divo Delon, che produce anche, e che lo fa per suo figlio, riprendendo il genere cappa e spada trascorsi dieci anni da Il Tulipano Nero ed in effetti l'idea non era niente male, magari avendo investito più dal lato produttivo e nel lancio la cosa poteva prendere un aspetto ben diverso, dato che Tessari ha fatto un lavoro più che discreto colpendo in pieno il tono dell'ironia, tema base di tutto l'argomento. Penso che dal lato produttivo si è tentato più di fare un film per bambini ed è questo limite, il film ne risente molto, e pensare si aveva un Delon disponibile al gioco ed all'ironia, Giorgio Allorio riesce a costruire situazioni brillanti, ma il difetto è proprio nell'impostazione iniziale, che non vuole cercare una figurazione più vivace ed adulta. Gli intenti erano di allargarsi nel mercato, avendo girato il film in lingua inglese, ma Delon non lasciava piena libertà alla regia, e questo succederà in tutti casi delle sue produzioni, ed i condizionamenti non metteranno a suo agio Tessari, che farà una direzione di routine tenendosi lontano dalle discussioni. Durante la lavorazione ci furono anche dei malumori tecnici, nel senso, girato in Spagna, con stuntman spagnoli, francesi e italiani, ma alcune discussioni politiche, ancora in Spagna c'era Franco, fecero divisioni nel set, in special modo fra italiani e spagnoli.
Storia notissima, che con qualche accortezza in più poteva centrare meglio
sa fa fare il suo lavoro, ma la libertà era poca
perfetto nel personaggio, anche se gigione
come sempre professionista e giusta
il servo muto, ma bravo
divertente
fa buon gico con la Asti
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