Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Gli alieni sono tornati ahi noi. Dalle ceneri dell'astronave semidistrutta dall'esercito americano (si!! grande America!!) rimasta sulla terra (Independence day -1996, primo film) è stato inviato un segnale di soccorso al paese natale degli alieni, che puntualmente tornano per distruggere il pianeta terra.
Secondo agghiacciante episodio di una già annunciata trilogia (che dio ce ne scampi e liberi), il film è un trattato desolante della pochezza di un certo cinema hollywoodiano, politicamente schierato, guerrafondaio e con il fucile in mano. Il cinema è specchio dei tempi si dice; Il fatto che questo secondo episodio abbia incassato quasi 400 mln di dollari solo negli States è illuminante, forse epocale, perchè segna il passo con la precedente amministrazione di governo e riflette chiaramente una ideologia di governo incivile e triviale. Un concetto di fantascienza becero e ,mi verrebbe da dire, quasi fascistoide; umani che alzano il dito medio agli alieni, e che (nuovamente) li prendono a calci sono scene improponibili.
Difficile salvare qualcosa: recitazione sotto il livello di guardia, dialoghi e sceneggiatura ai limiti del buon senso (sorvoliamo sull'approccio narrativo che vorrebbe emulare "Incontri ravvicinati"), un luogo di "non cinema" , inaccettabile ideologicamente prima che tecnicamente. Il buon lavoro sugli effetti speciali cade nel vuoto e diventa inutile quando il film perde credibilità (se mai ne avesse avuta) minuto dopo minuto.
Roland Emmerich ha avuto una carriera altalenante fatta anche di prove discrete (Day After Tomorrow, 2012), ma il suo cinema senza sfumature con questo "Rigenerazione" cade in un abisso senza fine.
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