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Agente 007. Bersaglio mobile

Regia di John Glen vedi scheda film

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La recensione su Agente 007. Bersaglio mobile

di solerosso82
6 stelle

L’agente James Bond (Roger Moore), dopo aver recuperato con successo un prezioso microchip in Siberia, si mette sulle tracce di Max Zorin (Christopher Walken), magnate dell’industria informatica: la sua caccia lo porterà da Parigi alla Silicon Valley, ma sarà fronteggiata dalle micidiali guardie del corpo di Zorin, guidate dalla fatale May Day (Grace Jones).

 

Diretto ancora con brio da John Glen, l’ultima avventura del cinquantaquattrenne Roger Moore, tra immancabili bellezze mozzafiato e peripezie, non si fa mancare della sua piacevole goffaggine ironica, senza mai prendersi troppo sul serio. Christopher Walken convince nel ruolo del cattivo di turno Max Zorin, esperimento genetico del Kgb; ma è la divina cantante-produttrice Grace Jones (già vista  in Conan Il Distruttore), con tutta la sua carica di femminilità androgina, a conquistarsi la scena. L’ex Charlie’s Angel Tanya Roberts sarà l’ultima fortunata Bond-girl a godersi il bel Moore, soffiandolo alle colleghe bionde Fiona Fullerton (che ha potuto stringerselo in una calda jacuzzi) e Mary Stavin (che se si è fatta coccolare nel sommergibile.. della serie, 007 ha fatto l’amore ovunque). Le cattive super-sexy fioccano come non mai: a bocca asciutta restano però Alison Doody e Papillon Soo Soo. Un ancora semi-sconosciuto campione d’arti marziali svedese, Dolph Lundgren, è un militare sovietico: una particina che lo porrà sotto gli occhi di Sylvester Stallone, quando lo sceglierà come antagonista per Rocky IV. Cameo infine di Maud Adams (già Bond-girl in L'uomo dalla pistola d'oro e protagonista in Octopussy - Operazione piovra). Con l’addio di Moore, in pensione (non proprio anticipata) va anche Lois Maxwell, Miss Moneypenny dai tempi del primo Licenza di uccidere (1962), con all’attivo ben quattordici episodi.

Come da copione, Bond fa il giro del mondo in 120 minuti, tra Alaska (il set è allestito in Svizzera e Islanda), Torre Eiffel (quella vera, con spettacolari stunt) e Golden Gate a San Francisco (in parte ricostruito nei Pinewood Studios).

Le popstar dell’anno, i Duran Duran, compongono la title track A View to a Kill.

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