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Autopsy

Regia di André Øvredal vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Autopsy

di undying
8 stelle

Horror originale ed inquietante, in grado di garantire una buona dose di tensione...

 

locandina

Autopsy (2016): locandina

 

Virginia. All'interno di un appartamento si è verificato un massacro la cui dinamica non è affatto chiara. Ma soprattutto non è per nulla logico il rinvenimento del cadavere di una giovane donna, trovato nello scantinato. Il medico legale Tommy Tilden (Brian Cox), titolare di un obitorio/crematorio, viene sollecitato dalle forze dell'ordine affinché venga rilevata la causa del decesso della ragazza. L'uomo, supportato dal figlio Austin (Emile Hirsch), durante una notte di tragenda si appresta ad effettuare un'autopsia...

 

Olwen Kelly

Autopsy (2016): Olwen Kelly

 

"Qualcuno le ha tolto un dente, lo ha avvolto nella stoffa e glielo ha fatto ingoiare. (Come modus operandi) prima cosa l'hanno legata, poi le hanno strappato la lingua, l'hanno avvelenata, paralizzata, forzata ad ingerire della stoffa... poi i tagli, le mutilazioni interne, le pugnalate e dopo, come se non fosse stato abbastanza, l'hanno bruciata." (Austin Tilden / Emile Hirsch)

 

Olwen Kelly

Autopsy (2016): Olwen Kelly

 

The Autopsy of Jane Doe, opera di riscatto per André Øvredal -regista norvegese del mediocre mockumentary dal titolo Troll hunter (2010)- ricorda molto il thriller, ad ambientazione mortuaria, Il guardiano di notte, pellicola del 1994 in arrivo dalla Danimarca che ebbe un certo successo al punto che, solo tre anni più tardi, gli americani ne commissionarono il remake (dal titolo Nightwatch) allo stesso regista, Ole Bornedal. Certo, fatte le opportune differenze perchè nel film danese il guardiano notturno (di un obitorio, appunto) viene preso di mira da un folle assassino mentre in Autopsy aleggia sin dalle prime (impressionanti) immagini della autopsia un alone di mistero, poi fortificato dal rinvenimento nello stomaco di un antico pezzo di stoffa con incisa una data e strani simboli.

 

Brian Cox

Autopsy (2016): Brian Cox

 

Dal secondo tempo in poi, con il rumore incessante del temporale e il raggelante rintocco della campanella al piede di un cadavere (e qui molto forte è il legame con il già citato Il guardiano di notte) subentra il tema della magia, della stregoneria e dei rituali di tortura e condanna destinata alle seguaci del demonio, e il film sprofonda con certa efficacia nel campo puramente horror. I cliché sono molti, ma il regista sa creare un clima di malessere e di "triste terrore", rappresentato da un primo tempo di preparazione e attesa, con sfacciata esposizione del corpo nudo (e virginale) apparentemente intatto all'esterno ma devastato dentro. Gli occhi di ghiaccio della misteriosa (e sfortunatissima) Jane Doe (nome fittizio dato al cadavere dal medico legale) ci predispongono al brivido e all'angoscia ottimamente solleticata da un uso accorto della macchina da presa che, come già detto, viola l'intimità del cadavere, mettendo in primo piano -con messa a fuoco sui dettagli gore- gli organi interni martoriati e, in una scena da pelle d'oca, anche il cervello.

 

Brian Cox, Emile Hirsch

Autopsy (2016): Brian Cox, Emile Hirsch

 

Dopo tanti horror scontati e privi di "anima", eccone finalmente uno in grado di generare una buona dose di tensione. L'armamentario del genere prevede luci che vanno e vengono, manifestazioni spettrali e angoscianti rumori audio di sottofondo (la radio) nonché, ovviamente, disgustosi effetti speciali in grado di rasentare il realismo durante la fase dell'autopsia. Calibrati, invece, i sobbalzi improvvisi dati da svarioni audio della colonna sonora. Il ritmo del film, che per tutto il primo tempo predilige un clima di calma e sottesa tensione, non cala mai di tono lasciando lo spettatore piacevolmente sorpreso  (pur se un po' intristito dato il tema decadente) anche di fronte alla spiegazione irrazionale. È da segnalare l'ottima performance di Brian Cox, indimenticabile Hannibal Lecktor nello stupendo film di Michael Mann (Manhunter, 1986), anticipatore della saga ispirata al romanzo di Thomas Harris, con protagonista Hopkins

 

Emile Hirsch

Autopsy (2016): Emile Hirsch

 

"1693, Nord Est, New England: ogni uomo o donna, trovati a consultare lo spirito dei morti, saranno condannati... accusati di stregoneria, il sangue dovrà colare dalle loro teste.

(...) Non c'erano streghe a Salem, erano bambine. Ragazze accusate ingiustamente e portate all'isteria per accusarsi l'una con l'altra... ma erano tutte innocenti!" (Tommy Tilden / Brian Cox)

 

Olwen Kelly

Autopsy (2016): Olwen Kelly

 

Il dvd Eagle Pictures offre il film in un perfetto formato anamorfico 2.35:1 con possente traccia audio DTS 5.1. Durata della versione: 1h23m25s.

 

Autopsy (2016): Trailer ufficiale italiano

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