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Autopsy

Regia di André Øvredal vedi scheda film

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Karl78

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La recensione su Autopsy

di Karl78
6 stelle

A discapito della produzione, sempre comunque copiosa, almeno con la ripresa che ha accompagnato il proliferare degli spesso pessimi remake del passato, mi viene da chiedere: l'horror ha incontrato il destino macabro che spesso incontrano i suoi protagonisti? Ovvero, l'horror è morto? Oppure, dentro ad un horror mi ci trovo io? Leggo recensioni entusiastiche in giro per il mondo a proposito di questo Autopsy (of Jane Doe). Su Rotten non ha un rating da capogiro (6.8/10) ma raggiunge comunque l'86% di recensioni positive tra la critica, e il solito critics consensus è a dir poco benevolo. Allora cosa mi sono perso? Piuttosto che l'horror sono morto io e non lo so? Guardo horror almeno dall'età di 5 anni (prima metà anni '80). Uno dei primi che ricordo è Brood di David Cronenberg (1979). Un altro è il misconosciuto La casa di Mary (Superstition, 1982. Misconosciuto ma in Italia si piazzò comunque tra i primi 100 film della stagione. All'epoca, da bimbo, mi faceva cagare addosso dalla paura, nonostante rivedendolo oggi si riveli una stronzatina tipica del sottobosco horror anni '80). Sono tra i primi ricordi della mia vita - il che spiega molte cose dirà qualcuno. Poi la trilogia di Omen, Inferno di Argento (l'inizio del declino. Eccetto Tenebre, non apprezzo nulla di quel che viene dopo), Nightmare, Halloween, Christine, La zona morta, Ammazzavampiri, Poltergeist, Cabal, Hellraiser, Waxwork, Non aprite quella porta, i vari film a episodi, ecc. (se vogliamo anche Lo squalo e Piranha di Joe Dante). Le opere precedenti di Dario Argento purtroppo sono arrivate solo più tardi, insieme a Evil Dead, L'esorcista, Rosemary's Baby, Carrie, tutto il resto di Carpenter, di Cronenberg, di Wes Craven, Romero, ma anche Yuzna, tutta la produzione Hammer, Vincent Price e Roger Corman, e via via fino al Dracula di Browning e a Nosferatu, passando per i Frankenstein, le mummie e naturalmente Mario Bava.

 

Posto che questo, anche se non solo, è per me l'horror, e che tra i registi storici ancora viventi forse solo Romero, Carpenter e il più giovane Raimi hanno continuato a seguire una certa linea - Rob Zombie tra quelli della generazione ancora successiva, e James Wan tra quelli più recenti (ma La casa dei 1000 corpi precede solo di un anno il Saw di Wan, comunque meno 'classico' rispetto a Insidious e The Conjuring. Craven invece con Scream imbocca una strada particolare, metacinematografica e 'decostruzionista', fortemente autoironica e comunque a suo modo 'geniale' - e a dirla tutta già aveva iniziato con l'ultimo Nightmare) -, Autopsy resta una discreta opera, girata non male, in ambiente suggestivo così come lo sono la fotografia e la colonna sonora, con attori dignitosi (Brian Cox l'adoro, e poi il primo Hannibal Lecter non si scorda mai), che al massimo può arrivare alla sufficienza. Non capisco in tutta onestà cosa lo renda così speciale e quasi un capolavoro per più di qualcuno. Se è così allora l'horror è morto? E soprattutto non capisco se ci siamo tutti rincoglioniti. Con tutti intendo noi pubblico. Dev'essere così perché altrimenti non mi spiego questa moda di sbatterti in faccia praticamente tutto nel primo quarto d'ora. Horror, thriller, numerosi polizieschi, ormai sai già tutto dopo 15-20 minuti, puoi anche alzarti e andare via. Ah, se fosse ancora vivo Hitchcock! Forse è un bene - per lui - che sia scomparso proprio prima che entrassimo negli anni '80... Dov'è la gara, la sfida, a spiazzare lo spettatore, a sorprenderlo, a farlo sobbalzare sulla sedia (in questo senso ci riesce di più Ring per dirne uno)? E se è così, l'horror è morto (ma non del tutto via)? E' cambiato dite? Sì beh, se riduco una Ferrari a una scatoletta rossa con motore 1.4 e meno di 150cv posso pure raccontarmi che la Ferrari è cambiata ma la realtà è che mi trovo di fronte a una 500. Abarth ok, ma sempre 500... 

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