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Barry Seal - Una storia americana

Regia di Doug Liman vedi scheda film

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La recensione su Barry Seal - Una storia americana

di champagne1
7 stelle

"Ma è legale?" "Soltanto se lo fanno i Buoni!"

Barry è il più giovane pilota assunto dalla TWA, è acclamato come un genio del volo, guadagna bene, ma fa una vita un po' troppo ripetitiva che lo stanca più che appagarlo.

Quando la CIA scopre il suo piccolo vizietto di importare clandestinamente i sigari cubani negli USA (ovviamente un reato gravissimo) e gli prospetta grossi guai oppure di entrare in un gioco di contrabbando un po' più grande, sfruttando le sue grandi capacità di aviatore, Barry accetta senza alcun problema. Ma il gioco una volta iniziato si autoalimenta senza alcun confine e chi manovra nell'oscurità non sempre può prevedere tutto...

 

Questa escalation  che fa il personaggio interpretato da Tom Cruise, con contorni epici che arrivano a dipingere un uomo a cui riesce tutto, che abbatte un ostacolo per trovarsene davanti uno più grosso e comunque superarlo lo stesso, in questo regime amoralistico che tutto avvolge e connota, mi ha molto ricordato quel Leo di Caprio di "The Wolf of Wall Street", anche se ho avuto l'impressione che Doug Liman abbia voluto dipingere in Barry Seal più l'uomo che agisce in quanto vive la sfida dell'impresa piuttosto che quello che sente il gusto del denaro e del potere come ancestrale motivazione.

 

Tono di commedia per raccontare alcune fra le pagine più nere della politica americana (ammesso che ve ne siano di quelle bianche) nel decennio degli anni '80, e soprattutto della presidenza Reagan (ve lo ricordate l'edonismo reaganiano? gli anni del capitalismo libero e selvaggio?), usando un ritmo della narrazione a tratti convulso per abbracciare tutta l'epoca della guerra in Nicaragua e l'evoluzione del trio di Medellin da gruppo di contrabbandieri locali a cartello della droga internazionale, passsando per la dittatura di Noriega a Panama.

 

Una rilettura anche storica che , grazie alla chiave che a volta si avvicina al "grottesco", permette uno sguardo disincantato, non certo nostalgico, a tempi oscuri che però hanno segnato e indirizzato la storia a venire.

Ed infatti negli USA il film non è piaciuto molto. Ed anche il fatto che sia Tom Cruise a dare il volto al protagonista arrivista e meschino, interpretando una volta tanto un personaggio "negativo", ha spiazzato molti spettatori di oltreoceano.

Ma a noi questo Cruise tutto muscoli e lifting in questo film in realtà sta proprio bene così!

 

 

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