Regia di Dan Mazer vedi scheda film
Commedia sboccata sì ma assolutamente mai graffiante (e comunque ben poco divertente) nella quale è assai triste trovare un Bob De Niro che sembra ormai provare masochistico gusto nell'insozzarsi l'eccellente pedigree.
Se “Dirty Grandpa”, titolo irriverente miracolosamente puritanizzato in un italico “Nonno scatenato”, non contasse sulla presenza di Robert De Niro, sarebbe solo uno degli innumerevoli filmetti scemi di cui una Hollywood messa davvero male quanto a creatività continua ormai a farci dono a getto continuo. La presenza del grande (o ex-grande?) Bob De Niro però costringe a rivedere il giudizio, e così quella che sarebbe un'innocua e poco divertente pagliacciata diventa un amaro momento di riflessione sul potere dei soldi. Dico? Ma un attore del suo calibro e pedigree non lo legge il copione prima di firmare il contratto? O è che, più semplicemente, De Niro con gli anni si è proprio rincoglionito e prova ormai gusto a rovinarsi il nome partecipando sempre più spesso a operazione così deleterie? Il film di Dan Mazer, autore brillante nella patria Inghilterra ma che toppa clamorosamente in questo suo esordio hollywoodiano, è riassumibile in un plot davvero striminzito (nonno fresco vedovo che vuol trombarsi una ventenne) e forzato oltre ogni dire e che, a fronte dell'occasionale sana e scorretta risata, presenta una tale valanga di idiozie e gags puerili da causarne la bocciatura senza appello. Un po' troppo scarna inoltre la differenza di età tra De Niro e Zac Efron (44 anni appena) per essere nonno paterno e nipote. Il film, da evitare accuratamente, si è meritatamente guadagnato 5 nominations ai Golden Raspberries Awards (il peggio del cinema americano) dello scorso anno.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta