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Trafficanti

Regia di Todd Phillips vedi scheda film

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La recensione su Trafficanti

di andry10k
7 stelle

Jonah Hill, Miles Teller

Trafficanti (2016): Jonah Hill, Miles Teller

 

Un sorprendente ritorno per il regista Todd Phillips, tre anni dopo l'ultimo capitolo della saga comedy che lo ha reso famoso al mondo intero. In questo caso non si butta sulla (sua) commedia completamente folle, ma scrive e dirige un film estremamente ancorato alla realtà e anche leggermente "impegnato", se così possiamo dire, sotto alcuni aspetti. Parliamo infatti della storia, basata su un vero articolo, di due amici poco più che vent'enni che cominciano a fare soldi a palate grazie al commercio legale, almeno fino ad un certo punto, di armi per l'esercito americano. Dal trailer uno potrebbe intuire che il tutto, cioè il contesto estremamente serio, attuale e anche tragico in parte,  venga ridicolizzato e banalizzato, invece Phillips in questo caso ci sorprende.

 

Miles Teller, Jonah Hill

Trafficanti (2016): Miles Teller, Jonah Hill

 

Il regista crea una pellicola dai toni molto seri per la maggior parte. Parliamo infatti di un film in cui tutto è rappresentanto in modo reale: la Giordania, l'Iraq, l'Albania e le zone di guerra sono realistiche e credibili nella loro assurda tragicità, e il regista riesce anche a enfatizzarne molti aspetti grazie proprio alla tecnica che usa, con una fotografia molto più scura o sporca in queste fasi rispetto a quella utilizzata nelle scene in america. Il commercio di armi fa ribrezzo per come viene raccontato e per quello che c'è dietro l'economia della guerra, per quanto alcune cose possano essere state semplificate per portare avanti più facilmente la storia. In mezzo a tutta questa rappresentazione cosi' cruda Phillips inserisce due dei "suoi" personaggi, cioè due ragazzi completamente folli e quasi fuori dal mondo. Qui sta un po' tutto il fulcro del film secondo me e sta il vero motivo per cui la pellicola è riuscita e perchè risulti alla fine divertente e si possa ridere anche molto in alcune scene. Riesce a non ridicolzziare quindi nulla del mondo che circonda questi due scemi, che sono l'unico motivo che induce comicità nel film. Certo non bastano solo due personalità di questo genere, è servito anche un montaggio comico ben fatto in molte scene, le giuste battute e i giusti tempi, la regia, i rallenty (forse un pochino troppi, ma la maggior parte sono azzeccati), la colonna sonora che stona completamente con la cupezza di fondo della pellicola. E ne è venuto fuori un crime sull'economia della guerra, con molte punte estremamente comedy.

 

Non è perfetto è forse come detto alcuni passaggi sono troppo semplificati, visto che comunque si sta parlando di temi complicati in verità, ma il tutto risulta ben nascosto dietro la follia dei protagonisti. Troviamo quindi un Jonah Hill estremamente in parte che sembra un po' emulare ed enfatizzare il suo personaggio in The Wolf of Wall Street (film molto simile per alcuni aspetti ma estreamemente diverso per molti altri). Interpretazione molto riuscita quella del nuovamente cicciottone che vive sotto l'ombra di Scarface (le citazioni si sprecano, ad iniziare dalla stessa locandina) e che viene rappresentato come un ipocrita, egoista e che non ha il minimo interesse nei confronti di qualsiasi cosa che non sia lui stesso. Dall'altra parte il personaggio di Teller è forse più debole, ma comunque sufficientemente interpretato per quanto mi riguarda. La storia prosegue quindi raccontandoci molto anche del rapporto tra questi due "buddies" prendendo una piega inaspettata. Quello che infatti più rimane alla fine del film, oltre che i vari temi sulla guerra e sul traffico e quant'altro, è la loro (non) amicizia. E' quello che mi colpisce di più e se in "The Hangover" e nei suoi precedenti film l'amicizia maschile, che a lui tanto piace raccontare, era un unico "branco", qui è raccontata in maniera molto meno positiva, molto più deprimente e forse anche molto più realistica.

 

locandina

Trafficanti (2016): locandina

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