Espandi menu
cerca
La pazza gioia

Regia di Paolo Virzì vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Furetto60

Furetto60

Iscritto dal 15 dicembre 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 45
  • Post -
  • Recensioni 2007
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La pazza gioia

di Furetto60
8 stelle

Ottimo Virzì

Alll'interno di un istituto psichiatrico,Villa Biondi,due donne,che secondo la cartella clinica sono socialmente pericolose, di temperamento opposto  e che hanno un  background culturale e sociale decisamente diverso,un vissuto  completamente agli antipodi,a dispetto di tutto ciò, familiarizzano e stringono un'importante amicizia, fatta di solidarietà e comprensione.Una, Valeria Bruni Tedeschi sempre grande,è logorroica, iperattiva, euforica, sedicente contessa, si vanta di importanti frequentazioni,in sostanza ha lasciato un marito benenenestante e atoltolocato, mettendosi anche in guai giudiziari, per assecondare un lestofante ed ignorante,del quale era invaghita,che l'ha prima spremuta e poi abbandonata,l'altra,Micaela Ramazzotti,depressa cronica,timida, impacciata,madre snaturata, era arrivata ad un tentativo di  suicidio-omicidio del suo bambino,buttandosi con lui nel fiume, in un momento di crisi, dopo aver litigato con l'ex compagno e  padre del figlio,che perciò  verrà dato in affido ad un'altra famiglia.Approfittando di una distrazione del personale sanitario, scapperanno, imbarcandosi  in una serie vorticosa di peripezie bizzarre, che  a tratti ricordano la storia di "thelma e Luisa" e a momenti "Qualcuno volò sul nido del cuculo", alla ricerca di una briciola di felicità , malgrado la loro "pazzia" Bisticciano,fanno pace, in un'altalena di emozioni e di eventi, Beatrice e Donatella, con l'una che guida e l'altra che segue,alla fine,andranno di pari passo e faranno  il salto di qualità, quando abbandonando le loro ossessioni personalistiche  si doneranno , l'una alla causa dell'altra.

Virzì stavolta vola alto , il film è ambizioso, la "road movie" di queste due donne è a tratti grottesca, ma il più delle volte tragica, la malattia mentale ha tanti risvolti e tante sfaccettature, questa visione del regista è allo stesso tempo dura e tenera,in sostanza le due "eroine"sono due facce della stessa medaglia,donne sole, abbrutite dalla vita e dalla loro "instabilità" ma nonostante tutto alla ricerca del senso della vita e di uno scampolo d'amore.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati