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Inferno

Regia di Ron Howard vedi scheda film

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La recensione su Inferno

di mc 5
4 stelle

Voglio essere sincero e chiarire da subito che del tema di questo filnmone e del relativo romanzone (è ironia) non m'interessa una beata cippa. Tant'è vero che i due episodi precedenti li ho beatamente ignorati Stavolta, per quello che della trilogia si mormora che sia il piu' riuscito, ho fatto un'eccezione ma giuro su tutto ciò che ho di più caro che sono stato mosso esclusivamente dal fattore curiosità. Mi sono cavato questa voglia, benissimo, e ora sono ancor piu' comvinto della balordaggine di questa saga (e ovviamente includo in questo giudizio anche i tomi che hanno ispirato detta saga ("ma come, se non li hai lnemmeno letti"... embè, non li leggerò mai poco ma sicuro. Perchè vedete, c'è un fatto, che poitrei così sintetizzare: ESOTERISMO = MENATA. E per quanto mi riguarda potrei anche chiudere così questa specie di recensione. Ma no, parliamone. Migliaia di italiani lo hanno portato da due settimane al primo posto del box office. Beh, guardate, questa è l'ultima delle coae che m'interssano. Se faccio un paso indietro vado a quando il best seller di Dan Brown "!l codice Da Vinci" spopolava. Io ho memoria di certi miei colleghi/ghe di lavoro ignoranti come capre che si sentivano colti ed emancipati perchè stavano leggendo il romanzone di Brown. Poi vabbè non nego che esistano anche elementi seriamente appssionati alle teorie formulate dal noto autore, terie che invece mi lasciano dek tutto indifferente, perchè' vanno ad alimentare un mito costruito su un terribile mix di romanzone per signore e di action molto cheap. E anche il film è così. Pomposamente inutile. Intricatissimo secondo criteri balordi che vorrebbero spacciare balle da romanzo per suggestive verità psycho-artistiche,-letteratura pop-cheap che arrapa legioni d lettori (e di frequentatori di mutisale) dotati di bocca buona e pecoronaggine culturale. Potremmo parlare in proposito di iintellettuali da Telegatti, quelli che ripongono nello scaffale i romanzoni di Brown accanto a Sorrisi e Canzoni. Il film è un frullato di tante cose, tutte tratteggiate spesso in maniera imperscrutabile (e infatti guai ad approfondire, salterebbe fuori ben poca sostanza vera) e dunque passiamo dallo spionaggio al solito pazzo che minaccia il mondo che stavolta invece dell'ordigno nucleare alla James Bond usa come arma distruttiva la diffusione di un virus. Il montaggio è volutamente confuso e affannosamente sgangherato, per alimentare quest'effetto di gran confusione (che è poi quella che ha nella testa il personaggio di Tom Hanks, qui alle prese con un'interpretazione di cui un grande attore si dovrebbe vergognare, attraversando il film con dipinta sulla faccia un'unica smorfia. Tutti i personaggi a me son parsi assurdi e raccontati secondo caratteri che confesso in gran parte di nion aver capito. Poi se vi va potremmo anche accennare ad una prestazione bislacca di Hans Zimmer, il mago delle colonne sonore, che qui ha assemblato maldestramente elettronica minimale e suoni pomposi non escluso qualche canto gregoriano che -si sa- quando si raccontano barzellette esoteriche è come il cacio sui maccheroni. Il cast. Detto di un Ben Foster e di un Omar Shy entrambi del tutto fuori parte, mi duole dover criticare un attone come Tom Hanks altrove gigantesco e che invece qui ha una faccia da morto di sonno che sgomenta. Da un libro pretenzioso un film pretenzioso, entrambi vanamente pretemziosi. E sopravvalutati (dal pubblico, per fortuna non dalla critica). PS: fascino del mistero? passione esoterica? intrigo dell'Enigma? Ma fatemi il piacere.

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