Regia di Roan Johnson vedi scheda film
Dai fatti di cronaca nera agli intrighi amorosi per finire con i giochi di carte, a Pineta l'inganno fa parte delle regole. Ma anche le risate, se si passa dal BarLume. Voto 6 e mezzo.
Quesito giallo dell'episodio: dramma da abuso di sostanze o delitto? Se ne occuperà il Viviani, il cui bar assomiglia sempre più a un Quai des orfevres con servizio di ristorazione al tavolino; di lui già si sapeva che è uomo di principi (saldo come roccia nel rifiutare di servire il cappuccino dopo le ore 12:00) e qui ce ne dà conferma, mettendo il suo fiuto "aritmetico" al servizio delle indagini non tanto per flirtare con la commissaria Fusco, che sembra prendersi gioco di lui, quanto per aiutare una madre che non si dà pace per la sorte della figlia. Il filo-tedesco e soprattutto filo-Tizzi bartender Marchino, amareggiato dalle delusioni amorose con la bella banconista, sfoga la sua frustrazione, incautamente, sui quattro stagionati cultori delle birre sgasate posti permanentemente a presidio di un tavolino del BarLume; incorrerà nella terribile vendetta pianificata dal leader del gruppo Emo (Alessandro Benvenuti), piccolo Machiavelli dello scherzo cattivo. Tra giallo arguto e commedia godibile, un altro episodio che scorre via come un piacevole happy hour offerto dai simpatici bischeri di Pineta.
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