Espandi menu
cerca
Bastille Day

Regia di James Watkins vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 313
  • Post 213
  • Recensioni 6348
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Bastille Day

di alan smithee
3 stelle

Un abilissimo ladro ruba la borsa che non doveva sottrarre e si mette in un mare di guai.I cattivi si riconoscono tra le falangi di una sinistra di giovinastri puerilmente arrabbiata, ma in realtà la corruzione e la cattiveria si annidano nei vertici del potere.Thriller convenzionale che semplifica e banalizza in modo sconcertante ed inaccettabile

Esce proprio a ridosso dell'anniversario della festa della liberazione francese questo piccolo, concitato film d'azione, ambientato a Parigi proprio nei pressi della festa che proprio da quest'anno verrà ricordata anche per la tremenda strage avvenuta a Nizza.

Una militante di sinistra si appresta a far saltare una bomba a Parigi in occasione della festa del 14 luglio. Poi ci ripensa ma intanto l'ordigno le viene sottratto da un abilissimo ed affascinante ladro di origine americana, che da quel momento, da piccolo ingegnoso furfantello, diviene il ricercato numero uno, a cui vengono addossate colpe di cui egli non ha la minima cognizione.

Sulle sue tracce un poliziotto dalle maniere un pò rozze, ma efficiente, che scopre nel frattempo cosa si annida all'interno delle forze di polizia e si prepara a scoprire cosa, anzi chi sta dietro tutto un meccanismo che mira ad impadronirsi di tutto il tesoro francese.

Come thriller il film potrebbe anche filare liscio, con gli scarsi mezzi di cui dispone le scene d'azione, per nulla nuove da di una certa efficacia, non sono poi male.

Quello che proprio risulta indigeribile, inaccettabile, devastante, è il ritratto puerile e grottesco delle forze della dissidenza di sinistra, un gruppo di ragazzini ingenui in maschera gialla che si muovono come burattini ammaestrati e con logiche davvero poco credibili o concepibili.

Di routine la recitazione degli attori, con Idris Elba sempre piuttosto affascinante, ma a tratti anche un pò come scocciato di dire o fare certe cose viste e riviste mille volte. Il protagonista Richard Madden ha il faccino del santerello e si prodigaa disegnare un personaggio sulal carta negativo (è un ladro9 ma dal cuore d'oro. Alla giovane Charlotte Le Bon tocca invece il ruolo più insulso e fastidioso: quello della attivista che si pente, ovvero della credulona a cui tutto finisce per andare bene: innamorata di una talpa della polizia, non si accorge di nulla e poi, pur essendo il tassello principale dell'azione, si pente e si fa rubare pure il malloppo: insomma un disastro. Da  canto suo José Garcia impersona un cattivo stereotipato e prevedibile, colpevole già dalla sua prima apparizione senza essere particolarmente perspicaci o brillanti.

Il film riserva poi solo una serie di inseguimenti e scontri a fuoco, scazzottate e corse in auto di routine, mentre il cattivo eccellente emerge sempre di più divenendo il cattivo per eccellenza che tutto sa e tutto provoca.

Al regista James Watkins, noto per aver diretto due horror piuttosto interessanti sino ad ora come Eden lake e  The woman in black, non si può recriminare più di tanto: è la sceneggiatura che non funziona, che frana clamorosamente nella rappresentazione della corrente di protesta, banalizzandola e svilendola in una rappresentazione sciocca e superficiale. 

Meglio sarebbe stato avere meno ambizioni e aver lasciato fuori tutto il discorso, attualissimo, del terrorismo e degli atti sanguinosi contro la popolazione innocente ed inerme: questioni spinossissime che da tempo ci  affliggono, minacciandoci nella sicurezza, nella libertà e nel nostro libero agire quotidiano.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati