Regia di Tim Miller vedi scheda film
Dopo innumerevoli rinvii, a seguito di infinite traversie produttive, a ben 6 anni da quando lo script iniziale è stato completato, dopo la trionfale accoglienza al Comic-Con, in particolare grazie alla diffusione su Internet di un video-test girato in CGI che ha suscitato l'interesse del pubblico esce finalmente nelle sale cinematografiche il film dedicato a Deadpool, uno dei personaggi più irriverenti e fuori dagli schemi della Marvel.
Ed è, inevitabilmente, un film che rispecchia la personalità del suo personaggio: politically incorrect (apparentemente), sfacciato, esplicito, iperviolento e iperdialogato, pieno di battute e fortemente autoironico, Deadpool non è un film di supereroi come gli altri (anche perché il suo protagonista "non è un eroe"), è volgare e talvolta rozzo, sicuramente molto divertente, anche quando ricorre agli espedienti più bassi per indurre alla risata.
E' un film che (per fortuna) non si prende mai troppo sul serio, sostenuto, più che da una trama già vista, più che dalla regia o da spettacolari effetti speciali (in quanto non sono, per forza di cose visto il budget, nulla di eccezionale), dalla statuaria presenza del protagonista Deadpool, vero istrione del film e unico personaggio realmente incisivo, il "Mercenario Chiacchierone" che si diverte in continuazione a rompere la quarta parete e a rivolgersi direttamente allo spettatore, del tutto consapevole (al pari della sua controparte fumettistica) di far parte di una finzione.
La sceneggiatura riserva alcune battute irresistibili, per chi ben disposto almeno, ma sono soprattutto l'ironia e la bravura della gran parte degli interpreti (a cominciare, "ovviamente", da Reynolds) a sorreggere il lungometraggio e a permettergli di non rivoltarsi (più di quanto faccia comunque) su se stesso.
Per il resto, di buon cinema c'è ne veramente poco in questo Deadpool, che finisce per assomigliare un po' troppo ai film di supereroi di cui vorrebbe farsi (sedicente) parodia, soprattutto per assomigliare ad un'altra origin story come tante già se ne sono viste e tante se ne vedranno ancora, e pertanto lo spettatore più esigente e "non adepto" farebbe meglio ad astenersi.
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