Regia di Billy Wilder vedi scheda film
"C'era un campo da tennis. O meglio, il fantasma di un campo da tennis".
Una sarabanda di pazzesche illusioni, una casa prigione proiezione di un decadimento mentale incapace di abiurare davanti al cambiamento : nel cinema come nella vita Norma Desmond ( Gloria Swanson ovunque) è una matura attrice , un'icona , una ex star del cinema muto, divenuta ora scarto di un sistema che non sa che farsene di lei.
Lei però non ci sta , si ostina a rigettare la verità, precipitando in un abisso psicotico capace di frullare realtà ed immaginazione in un mix che non perdona. Accalappia così nella propria abitazione uno squattrinato sceneggiatore (William Holden ) , vizandolo con ogni bene materiale nel tentativo di legarlo a se, come fosse un cimelio, un amuleto vivente capace di sbugiardare ed allo stesso tempo confermare il di lei delirio. Intorno, il mondo pian pianino si frantuma , lasciando frammenti di tragedia ovunque.
Le esequie della scimmia come fosse un figlio . Cosa c'è di piu triste? La sua vita era vuota a tal punto?
Norma Desmond la divina.
Scorrono le immagini private del proprio passato attraverso una proiezione privata della "Regina Kelly" , vero film muto interpretato dalla Swanson e mai uscito a causa dei disaccordi con il regista ( Erick Von Stroheim , che nel film di Wilder interpreta l'inquietante e rassegnato maggiordomo)
Una casa mausoleo che accoglie solo vecchi attori andati per qualche triste partita a carte, larve del passato, vecchi manichini di cera , ma almeno consapevoli del loro decadimento e quindi impermeabili alla pazzia sempre in agguato.
Lo sguardo folle di Norma Desmond guizza pieno di rinnovata vitalità e follia alla parola "operatori" , preparandosi al gran finale, la sua ultima occasione . Una scena da pelle d'oca.
Capolavoro assoluto, decadente, barocco, crepuscolare , ( tecnicamente all'avanguardia per l'epoca) dove le coordinate della realtà si smarriscono in quelle dell'insania.
Analisi lucida e spietata dello star system hollywoodiano e del divismo, nient'altro che una perfida chimera .
Un ossessione chiamata cinema , eterna ed immortale.
"Eccomi, sono pronta per mio il primo piano".
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