Espandi menu
cerca
Natale all'improvviso

Regia di Jessie Nelson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mc 5

mc 5

Iscritto dal 9 settembre 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 119
  • Post 1
  • Recensioni 1059
  • Playlist 57
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Natale all'improvviso

di mc 5
9 stelle

Un film che si presenta con un manifesto simile non può essere altro che una paraculata buonista e furba. Ovvio. E altrettanto ovvia la collezione di stroncature che l'opera sta raccogliendo ovunque. Tutte ovviamente guidate dal pregiudizio ideologico di partenza che fa capo alla definizione che ho enunciato nella prima mia frase. Ma ecco che nel buio s'ode il mio grido. "MA ANCHE NO!!". Insomma, cari critici, a me il film è piaciuto, non mi ha entusiasmato ma mi ha però fatto commuovere. Sì, perchè parla -come si può intuire da tutto l'ambaradàn- soprattutto di sentimenti. Della cui sincerità io non posso naturalmente garantire, anche se posso affermare che tali sentimenti risultano nella messa in scena dignitosamente credibili. Vale a dire che il lato emotivo predominante nella pellicola funziona alla grande, Con buona pace dei critici che sentenziano e sgamano le furbate altrui. E' stato il mood (credo si dica così) disincantato e pacatamente umano che mi ha sedotto. Ma cosa c'è di male, ditemi, a raccontare di un gruppo di persone (il film è corale,anzi "coralissimo") che a poche ore dal Natale, scelgono o si imbattono, in una verifica delle loro esistenze. Ciascuno di loro ha dei problemi (chi non ne ha?), problemi di persone normalissime, certo alcuni più gravi ed altri semplici paturnie, ma tutti paiono arrivare al Natale come se fosse il momento fatale per una resa dei conti. Certo, i suddetti critici penseranno l'esatto opposto, ma io ho trovato sceneggiatura e dialoghi davvero godibili. Tanti i personaggi, ciascuno scritto con amore, con attenzione, con sensibilità ed acume. E con alcuni di essi ho provato una empatia che ha generato in me commozione ed umana solidarietà. Certo molti di questi attori sono notissimi e anche divi, ma ho avuto l'impressione che recitassero con gusto, mentre di solito in questi assemblamenti di star, queste ultime tendono al loro minimo sindacale. Al contrario, qui appaiono tutti bravi ed efficaci. Le vicende umane sono tante, almeno tante quante sono le voci di questa "Commedia Umana Natalizia". Troppe per essere sintetizzate qui in poche righe. Prima di tutto una coppia di pensionati che annusa aria di crisi nel loro rapporto coniugale. Poi una donna che dice di sè di essere una Lucy (nel senso di assistente psicologica) in profonda crisi di solitudine. Poi un adolescente con gli ormoni che gli girano a a mille. Un giovane soldato volontario di incrollabile fede repubblicana. Una ragazza che vive in modo complicatissimo un infelice rapporto con l'amore e vedendo il film capirete perchè. Una nonna con ancora risvegli di giovinezza che riaffiorano. Un anziano che cova una segreta ed intima passione verso una giovane cameriera di un fast food. E pensate che ne avrò evidenziato solo una metà. E infine un cane (un magnifico cagnone) che vede tutto e addirittura viene utlizzato come trait d'union tra i vari personaggi, cane a cui è affidata perfino la voce narrante fuori campo. Quanto poi al finale tradizionalista, io non giudicherei così scioccamente, perchè ritengo che quel finale sia maledettamente americano, fin nel midollo, questo è il punto. Va detto infatti che si tratta di una pellicola molto americana e la conclusione così "riunita attorno al desco" rientra perfettamente in un sistema di vita a stelle e a strisce. Ma poi -scusate- non è singolare che questa deriva da famiglia USA dia tanto fastidio quando poi nelle commedie americane (alla Apatow per intenderci) che ci affliggono tutto l'anno nessuno si lamenta mai del costante rispecchiare usi e e costumi della società americana??
Cast (già detto ma lo ripeto) super stellare. La coppia John Goodman-Diane Keaton fa scintille, da applauso. Marisa Tomei perfetta (ne sono innamorato da sempre, di questa donna). Di Olivia Wilde non sono altrettanto innamorato ma qui è bravissima e poi è bella come una Venere. Amanda Seyfried (che a me non è mai piaciuta) qui è deliziosa ed impersona la camerierina di cui è invaghito (ma senza morbosità eh!) l'anziano Alan Arkin. Ecco, proprio Arkin è forse l'attore che nel film più si è guadagnato la mia stima: lui è sempre fantastico. Okay, secondo me (che genialata di frase, sentite qua...) "questo film non arriverà a mangiare il panettore", tanti sono gli ostracismi che va incontrando (lo stanno già smontando in ogni sala).
Io però ve lo raccomando come pellicola assolutamente brillante.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati