La recensione su Mowgli - Il figlio della giungla

Prima ancora di vederlo , mi ha colpito il fatto che questo film , così economicamente impegnativo ( si parla di un budget di 100 milioni di dollari ) , non sia stato fatto passare dai produttori della Warner Bros attraverso il normale circuito cinematografico ma sia stato distribuito direttamente sulla piattaforma Netflix . Nella mia mente , ritenevo che anche dei non esaltanti incassi al botteghino avrebbero fatto comodo ai produttori , ma forso io ragiono ancora con criteri che sono ormai obsoleti . Probabilmente la cinematografia del futuro avrà sviluppi maggiori indirizzandosi verso una programmazione mirata per lo home cinema , con visione casalinga on demand , agevolata dalle televisioni a schermo sempre più grande  e da impianti audio sempre più sofisticati . Se fosse davvero così , il destino delle sale cinematografiche sarebbe segnato ... Spero quindi di sbagliare , visto che sono cresciuto nei vecchi cinema degli Anni '60 e '70 ( che comunque spesso non esistono già più , trasformati in megastore , supermercati oppure demoliti o abbandonati ) ...  Dopo questa mia lunghissima premessa , mi pare doveroso dire almeno altrettanto sul film in oggetto , che mi ha stimolato questa ( forse scontata ) riflessione . Si tratta dell' ennesima rappresentazione filmica del celebre " Libro della giungla " di Rudyard Kipling , raccolta di racconti con protagonisti del mondo animale in cui è spesso presente il trovatello Mowgli . Anche in questa pellicola , come in altre precedenti , gli sceneggiatori si sono presi alcune libertà , modificando parzialmente certe vicende narrate nel libro di Kipling , specialmente nella parte finale . La storia rimane comunque avventurosa ed avvincente ed adatta sia ai grandi che ai piccini , in quanto la violenza presente ( e qui ce n' è di più del solito ! ) è un po' edulcorata da una visione non diretta . Certo però non è il cartone animato di Walt Disney .... Questa pellicola punta tutto sull' animazione in motion capture , tecnica che utilizza veri attori per i movimenti e poi li digitalizza trasformandoli in animali . Non per nulla è stato scelto come regista Andy Serkis , massimo esperto nel settore avendo prestato il corpo e le movenze a Gollum nella trilogia Signore degli Anelli ... Qui oltretutto sono stati utilzzati degli attori famosi per interpretare gli animali principali , e così abbiamo un megacast con Christian Bale ( che dona espressioni e voce a Bagheera ) , Cate Blanchett ( Kaa ) , Benedict Cumberbatch ( Shere Khan ) e lo stesso Serkis ( Baloo ) . Gli attori in carne ed ossa sono in netta minoranza : a parte il bravo protagonista , il ragazzino indiano Rohan Chand , abbiamo solamente un quasi superfluo Matthew Rhys ed una decorativa Freida Pinto . Protagonisti importanti sono anche i magnifici paesaggi ( non so quanto reali e quanto artificiali ) , ottimamente valorizzati dalle riprese . La computer grafica risulta quasi sempre eccellente , anche se forse è aiutata dalla fotografia poco luminosa  di Michael Seresin . Gli animali sembrano proprio veri , tranne forse Bhoot , lo sfortunato lupacchiotto albino , che pare più un personaggio da cartone animato . Ad ogni modo , per me è un film ben fatto , che mantiene viva l' azione e vivido l' interesse per tutta la sua durata , e quindi merita forse un 7 ...