Regia di Luciano Martino vedi scheda film
Commedia farsesca sui buoncostumi dei ricchi italiani borghesi in vacanza, tra tradimenti, corna, gelosie e 'vendette amorose', può essere considerato il capostipite di un genere che troverà maggiore successo il decennio successivo.
Fece scandalo all'epoca per gli accennati corteggiamenti saffici tinti di 'leggera malizia' tra la Fenech e Lia Tanzi, in una commedia ormai di fascia 'popolare'.
Nel cast, una piccola parte per l'immancabile peperino Vitali e per Giacomo Rizzo, poliedrico attore, tra teatro, film d'autore e commedia sexy.
Funky malizioso che sottolinea l'atmosfera sexy del film.
Immancabile, anche se il suo talento è come al solito sprecato in particine minori. Quando, invece, gli toccherà fare il protagonista, sarà soltanto, purtroppo, per "Pierino".
In gran forma, continua il suo sodalizio vincente con la Fenech, questa volta però il suo personaggio rimarrà con la bocca asciutta..
Il maldestro co-protagonista marito (nel film) della Fenech.
Si lascia coinvolgere in qualche scenetta maliziosamente più osè del solito (addirittura, nelle sue fantasie, in una di sesso orale, interrotta al momento giusto), sotto la sicura regia del suo ex marito.
All'epoca marito di una delle donne più belle del mondo, la Fenech, da lui lanciata nel cinema italiano con "Lo strano vizio (...)" diretto da Martino, di cui dobbiamo essergli profondamente grati. Uno dei più prolifici produttori del cinema 'di genere', la sua carriera di regista non ebbe un gran seguito. In questo film, mostra delle doti registiche non da poco, soprattutto per l'attenzione ai colori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta