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Vera Cruz

Regia di Robert Aldrich vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Vera Cruz

di axe
7 stelle

Conclusasi la Guerra di Secessione, molti reduci ed avventurieri statunitensi si recarono, in cerca di facili guadagni, in Messico, dov'era in corso il conflitto tra le forze repubblicane di Benito Juarez e quelle fedeli al sovrano Massimiliano D'Asburgo, imposto dalle potenze europee. Tra gli statunitensi vi sono alcuni dei personaggi di questo film, l'ex-colonnello sudista Trane, ed un gruppo di sbandati comandati dal pistolero Erin. Nonostante evidenti differenze caratteriali, Trane ed Erin iniziano a collaborare, ponendosi al servizio di un nobile, il qule affida loro l'incarico di scortare una carrozza sino al forte di Vera Cruz. A bordo della carrozza viaggia una nobildonna cara a Massimiliano D'Asburgo, e, ben nascosto, un carico d'oro d'immenso valore. Una ricchezza che scatena l'avidità e l'interesse di molti personaggi, compreso un generale repubblicano, che vorrebbe appropriarsene a vantaggio dei combattenti fedeli a Benito Juarez. Buon western di Robert Aldrich, di cui ho avuto modo di apprezzare "Quella Sporca Dozzina" e "Non E' Più Tempo D'Eroi", ha a suo favore una trama avvincente, il cui esito è incerto fino alla fine, grazie alla ben curata ricostruzione dei personaggi, in particolare i due protagonisti, Trane ed Erin, interpretati rispettivamente da Gary Cooper e Burt Lancaster. I due, pur collaborando, hanno un'indole molto diversa. Erin è un giovane poco di buono, molto sicuro di sè, spavaldo; non fa mistero ne' della sua avidità, ne' della sua freddezza nell'uccidere. Trane, più in là con gli anni, è un, seppur deluso, idealista. E' un uomo che combattuto una guerra a difesa della propria terra, uscendone sconfitto e ridotto in povertà, ed è naturale che non rimanga indifferente alle motivazioni dei combattenti repubblicani, impegnati in una dura lotta contro potenze straniere, le quali hanno imposto al Messico un sovrano europeo. Ma è anche un personaggio ombroso ed ondivago, difficilmente decifrabile, o, semplicemente, molto indeciso. Trane ed Erin giungono ad un passo dal diventare amici; ma le prospettive di un'immensa ricchezza ottenebrano definitivamente la mente del più giovane, rendendo inevitabile lo scontro tra i due americani. Prima di tal momento, tuttavia, c'è una lunga fase che racconta i vari tentativi di altri personaggi d'impossessarsi dell'oro; di fronte ad esso, non esistono più ideologie, fedeltà, rango. La vicenda si svolge in Messico, terra di cui il film mostra vari panorami, dai deserti alle vestigia delle civiltà che la popolarono in epoca precolombiana, passando per villaggi ed avamposti. Interessante vedere, tra i consueti costumi, le vivaci divise dei militari stranieri agli ordini di Massimiliano D'Asburgo, decisamente poco consuete per le ambientazioni western cui siamo abituati. Tra gli attori, oltre ai bravissimi Gary Cooper e Burt Lancaster, notiamo Charles Bronson ed Ernest Borgnine, in ruoli di secondo piano. Colonna sonora, per i miei gusti, anonima. Un buon film, comunque, sotto ogni altro aspetto : trama non scontata - a me il personaggio di Burt Lancaster è apparso simpatico, ed ero fiducioso in una sua "redenzione" - diversi colpi di scena, ottime interpretazioni, un ritmo serrato con molta azione, piacevoli ambientazioni.

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