Espandi menu
cerca
The Survivalist

Regia di Stephen Fingleton vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Tylerdurden73

Tylerdurden73

Iscritto dal 26 ottobre 2017 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 23
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Survivalist

di Tylerdurden73
6 stelle

Un semplice quanto eloquente grafico ci introduce a ciò che ha preceduto le vicende presentate nella pellicola: da una parte il verticale crollo della produzione di petrolio, dall'altra la conseguente e inarrestabile decimazione della popolazione mondiale.
Scenario post-apocalittico ridotto all'osso quello scelto dal debuttante Stephen Fingleton, all'interno del quale sopravvive un uomo senza nome in perenne allarme, come un animale che fiuta il pericolo.
Una baracca in mezzo al bosco, un orticello dal quale ottenere cibo; fucile e alcune trappole rudimentali per difendersi dai malintenzionati. Il tizio vive alla giornata, nell' eterno ripetersi di gesti apprensivi. Neppure al ricordo è concesso spazio, divenuto ormai inutile distrazione e quindi deleterio fardello. 
L'isolamento è duro da sopportare, inevitabile finire con l'accogliere due vagabonde affamate -madre e figlia- in cambio di sesso, un po' compagnia e una mano nei lavori di tutti i giorni.
Fingleton da uno scenario dominato dal composto rumore della natura passa ad un'interazione misurata tra i tre elementi in gioco. Pur lasciando minimo spazio ai dialoghi e prediligendo i gesti per punteggiare il rapporto in divenire, costruisce un rapporto molto credibile, specchio della realtà ansiogena di cui è figlio. 
In questa nuovo nucleo "domestico" si salva o si viene salvati, ma allo stesso tempo la sensazione di un possibile tradimento non scema mai.
Nell' atmosfera di generale incertezza urge anche difendersi dai predatori, sempre in agguato e pronti a tutto pur di mettere le mani su un po' di cibo.
L'apocalisse è solo uno spunto quasi indistinto, c'è un microcosmo che tenta di arrangiarsi con dignità mentre l'innato istinto domina la scena alimentando l'essenza più primitiva della natura umana: sociale ma anche votata alla sopravvivenza ad ogni costo.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati