La recensione su Snowden

Oliver Stone, in questo thriller, ripercorre l' avventuroso e, a tratti, obbligato viaggio di Edward Snowden da recluta militare ad analista informatico, perche', a seguito di un grave incidente subito sotto le armi, sara' costretto ad uscire dall' esercito facendosi assumere  niente meno che dalla C.I.A., grazie alle sue straordinarie doti di tecnico e programmatore.

In seguito, si dimettera' dai servizi segreti deciso a pubblicare e diffondere, con chiaro intento di denuncia, ogni programma di sorveglianza americano. Verra' perseguito dal controspionaggio USA  piu' che mai deciso a processarlo e metterlo al fresco, ma il nostro protagonista, dopo aver vagato per il mondo intero, riuscira' alfine a rifugiarsi in Russia, dove Putin lo proteggera' da qualsivoglia tentativo di estradizione. A Mosca, Edward Snodwen, ora trentaseienne, vive tutt' ora con la sua fidanzata che, nel frattempo, lo aveva raggiunto per vivere e condividere con lui i propri sentimenti.

Certo, la sua denuncia contro i poteri forti americani permane, una denuncia che vide coinvolti e intrecciati tra loro, interessi e consorterie dai quali non poteva essere escluso neppure l' allora presidente Obama. Forse, fu anche per tale ragione se Snowden, dapprima simpatizzante del partito democratico, decise successivamente di mantenere una ''assordante'' posizione neutrale. Ispirato ai libri ''The Snowden Files'' di Luke Harding e ''Time of the Optocus''di Anatoly Kucherena, il film sottolinea e rivela la piu' grande violazione di migliaia e migliaia di documenti segreti mai avvenuta prima del XXI secolo nella storia americana e del mondo intero.

Oliver Stone, anche se evidenzia simpatia per il personaggio del suo film, tuttavia mantiene una posizione rigorosa sui fatti e le vicende biografiche del protagonista; cio' gli fa onore. Da sottolineare, oltre alla professionalita' mostrata da tutti gli attori, ben diretti e a proprio agio nei panni loro assegnati dal copione, una splendida scenografia, accompagnata da un' ottima fotografia a colori che da Washington a Tokyo, da Hong Kong a Mosca, passando per le Hawaii, mostra il sofferto pellegrinaggio di Snowden attraverso il mondo per sfuggire ad una sicura cattura, dopo aver diffuso alla stampa la propria sconcertante scoperta.

Gli attuali e distesi rapporti tra Putin e Trump, neo presidente USA, potrebbero spingere il capo del Cremlino a consegnare Edward agli americani, tuttavia, ad oggi, cio' non si e' ancora verificato, anzi, Snodwen ha ottenuto recentemente un ulteriore rinnovo del proprio permesso di soggiorno sino al 2020, poi forse scatteranno i diritti a chiedere la cittadinanza. Si vedra'.

Tornando al racconto, possiamo tranquillamente aggiungere che i 135 minuti di proiezione non annoiano lo spettatore, anzi lo appassionano intrigandolo nelle oscure vicende dei personaggi e di cio' bisogna dare merito a Stone. Le ultime sequenze mostrano il vero Edward Snowden, ripreso dalla telecamera del regista, nella sua dimora a Mosca. L' assomiglianza con l' attore c'e' tutta.

In conclusione, un ottimo film da vedere e discuterne insieme: trattasi di storia vera, narrata con severo cipiglio e tanta serieta' professionale.

Titolo: Snowden, USA, 2016, regia di Oliver Stone, con Joseph Gordon-Levitt, Melissa Leo, Zachary Quinto, Nicolas Cage;

durata: 135 minuti; genere: spionaggio, biografico; giudizio: ottimo; voto: 7/8.

Recensore: Mario Grippo/Milano; recensione del 9 febbraio, 2019