Espandi menu
cerca
Al di là delle montagne

Regia di Jia Zhang-ke vedi scheda film

Recensioni

L'autore

DottorHudson

DottorHudson

Iscritto dal 19 novembre 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 5
  • Post -
  • Recensioni 5
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Al di là delle montagne

di DottorHudson
9 stelle

Il film è meraviglioso nel raccontare con contemplazione malinconica la fine delle tradizioni locali cinesi in favore della diffusione del capitalismo e della cultura americana. Un ritmo sì lento, ma perchè è così necessitato dalla storia che il regista ci vuole raccontare. Voto 9. Un capolavoro da scoprire.

Al di là delle montagne, film del 2015, co-produzione Cina Francia Giappone, diretto da  Jia Zhangke

 

Il film parte nel 1999 in Cina, con una ragazza che deve scegliere tra i suoi due pretendenti. Si riprende nel 2014, quando il matrimonio è fallito e il pretendente respinto torna nella vita della ragazza, ormai donna. Anche il figlio di lei, che ora vive col padre, torna dalla madre in un'occasione tragica, per poi trasferirsi in Australia col padre. Altro salto temporale, 2025, in Australia, il protagonista è ora il figlio e il suo conflitto con il padre.

 

Il film percorre quindi questi tre momenti della vita dei personaggi, e se è vero che il ritmo procede lentamente lungo tutta la durata della pellicola senza mai accelerare, è altrettanto vero che lo spettatore non distoglie mai lo sguardo dallo schermo per disattenzione o noia, tale è la potenza evocativa delle scene. Gli attori sono notevoli, ma è Zhao Tao, che interpreta il personaggio omonimo (Tao appunto), che risalta maggiormente per la sua bravura. Una versatilità notevole, la sua, nel passare da ragazza dolce e innocente, a donna matura e consapevole, passando per la disperazione, il lutto, l'amore un po' frustrato inizialmente per il figlio, per tornare infine alla stessa dolcezza della giovinezza, con un carico di ricordi e di esperienze che rendono però questa una condizione più matura.

 

Nello spazio di 25 anni, la Cina raccontata da Jia completa il suo percorso che la renderà un paese capitalista imitando il modello occidentale. Jia mostra la morte della tradizione cinese in favore della cultura filoamericana omologata. E' uno scontro generazionale quello che viene messo in scena, in cui i cambiamenti sono così veloci e di tale portata che genitori e figli parlano ormai linguaggi completamente diversi (sia letteralmente che culturalmente e socialmente) e non possono più sperare di comprendersi. Un pessimismo di fondo permea il film, dove tutti i sogni e le speranze riposte nel futuro vengono infrante e alla fine appare che solo tornando indietro, al passato, si riesca a comprendere se' stessi. Eppure è difficile per Dollar (il figlio di Tao, che ha già un nome evocativo) ammettere definitivamente che tutto ciò che aveva sperato e la società in cui aveva voluto, a forza, integrarsi perchè così aveva deciso il padre, forse non aveva dato i risultati sperati.

Il testimone di protagonista durante i tre periodi affrontati passa fluidamente da una mano all'altra, tanto che quasi non ce ne accorgiamo (nonostante cambi addirittura il formato dell'immagine a sottolinearlo), e questo rende molto più semplice l'immedesimazione nei personaggi. La musica, malinconica e bellissima, evoca ricordi lontani di un passato, di una tradizione, che è ormai morta o morente. 

 

Senza dilungarsi ancora, perciò, penso che Al di là delle montagne sia uno dei migliori film degli ultimi anni e sarebbe anche il miglior film del 2015, ma diamine ci sono Mad Max: Fury Road e The Witch. Consigliatissimo a chiunque, anche perchè film orientale accessibilissimo ad un pubblico occidentale.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati