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Vacanze romane

Regia di William Wyler vedi scheda film

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La recensione su Vacanze romane

di steno79
7 stelle

La trama di “Vacanze romane” è stata definita dal Morandini “una versione monarchica di Accadde una notte di Frank Capra”: una principessa stanca dei rituali di corte fugge in incognito a Roma e incontra un bel giornalista americano, di cui si innamora. Il film ebbe un grande successo internazionale, fu il primo della lunga serie di pellicole della “Hollywood sul Tevere” ed ebbe il merito di lanciare come star Audrey Hepburn, che prima di questo film aveva fatto solo qualche rapida comparsata sul grande schermo, e vinse subito l’Oscar come miglior attrice protagonista. Rivista a sessant’anni di distanza, è ancora una commedia gradevole che ha il suo maggior pregio proprio nell’ottima performance della Hepburn: l’attrice dimostra un’ammirevole freschezza e spontaneità, riesce ad esprimere un’ampia gamma di emozioni con una recitazione credibile e mai forzata. Al suo fianco, Gregory Peck è una presenza simpatica ma un po’ meno incisiva, mentre fra i caratteristi si fa notare soprattutto Eddie Albert che garantisce un po’ di sano divertimento con alcune gag basate sulla fisicità, soprattutto quando Peck lo prende ripetutamente di mira per dissimulare il suo intrallazzo con la principessa. La sceneggiatura è firmata da Dalton Trumbo, allora sulle liste nere di Hollywood dovute al maccartismo, e bisogna riconoscere che, per quanto piacevole sia il risultato, non va molto oltre lo standard di una love-story piuttosto prevedibile, con il contorno di personaggi italiani ridotti a macchiette piuttosto facili (basta vedere le apparizioni di Paola Borboni e di Tullio Carminati per rendersene conto); anche la regia di Wyler è meno ispirata rispetto alle sue prove migliori come “Ombre malesi” o “I migliori anni della nostra vita”, è troppo preoccupata di riprendere una Roma dallo stampo turistico e cartolinesco a cui non riesce a conferire un rilievo memorabile, anche se alcune singole sequenze sono divenute giustamente famose, dalla corsa in Vespa per le vie del centro alla rissa nel dancing sul battello vicino castel Sant’Angelo. Nel complesso, dunque, un prodotto rifinito e di buona fattura, ma non una delle migliori commedie romantiche della storia del cinema come vorrebbero i suoi fan, che sono comunque numerosi.


voto 7/10

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