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Return to Sender - Restituire al mittente

Regia di Fouad Mikati vedi scheda film

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La recensione su Return to Sender - Restituire al mittente

di Furetto60
6 stelle

Thriller psicologico.Discreto, anche se non molto originale. Ottima l'interpretazione di Rosamund Pike

Miranda è un’infermiera che svolge il suo lavoro con dedizione e capacità, possiede una bella casa, ha una personalità che tende all' ossessivo-compulsivo, in molte scene, la vediamo pulire vari oggetti con dei fazzolettini prima di utilizzarli, in procinto di ottenere una promozione, è anche prossima a cambiare casa e sta preparando il suo trasloco. E’ una professionista molto abile, riesce a salvare un uomo al ristorante mentre rischiava di  soffocarsi, per un boccone rimasto bloccato nella gola, grazie ad una provvida “manovra di Heimlich”, eseguita con tempismo, perizia e sangue freddo. Qualche giorno prima del trasloco, mentre si prepara ad andare a un appuntamento al buio, pianificato da una collega amica, la donna è aggredita tra le mura della sua abitazione da un uomo che, entrato con l'inganno, finisce per violentarla brutalmente.
La vittima riconosce il suo stupratore in William Finn, il cameriere di un ristorante da lei frequentato, e il ragazzo viene prontamente arrestato
. Miranda dopo un periodo di disorientamento comincia a mandare delle lettere a William. Il quale all’inizio, gliele  rispedisce, ma Miranda non demorde e continua a scrivergli, In seguito,lui comincia a rispondere e Miranda prende addirittura l’abitudine di recarsi a far visita a William nella prigione dove è detenuto. La ragazza, agli incontri con William, si veste in modo sexy e William è sempre più attratto da lei. Il ragazzo sconta la sua pena ed esce di prigione e si reca da Miranda, mettendosi a disposizione per aiutarla in piccoli lavoretti domestici. Il padre di Miranda è sorpreso e sconvolto dal comportamento della figlia. La crescente relazione tra vittima e violentatore diventa morbosa e si ammanta di complessi sviluppi psicologici atti a deflagrare nel colpo di scena finale, dando modo al climax di costruirsi un suo preciso percorso all'interno della storia.
 Rosamund Pike, esemplare nei panni di una donna
evidentemente disturbata, che nasconde inquietanti segreti e abile nel far buon viso a cattivo gioco, come già dimostrato nel cult “ L'amore bugiardo- Gone girl “ dona interessanti sfumature a un personaggio che, proprio grazie alla sua interpretazione, acquista maggior credibilità. Miranda stupisce per la sua capacità di manipolare William. Il “gioco” di Miranda che può trarre in inganno anche lo spettatore, per il suo garbo e la sua gentilezza, ha un solo fine: la vendetta, ma consumata senza furore, ma glacialmente. Rosamund Pike da efficacemente vita a un personaggio enigmatico, ambiguo, freddo e audace: Miranda nella sua azione è chirurgica, è come un bisturi affilato, che taglia, senza alcun tipo di sbavatura. Subito Dopo lo stupro Miranda sembra sbandare, mentre metabolizza la violenza subita,ma in realtà sta solo programmando la sua “giustizia” personale, quella giudiziaria non le basta, con precisione maniacale, è un personaggio oscuro e tenebroso, una persona dall’identità indecifrabile, che consuma la sua vendetta nel modo più sadico che si possa concepire. La storia non è molto originale, ma comunque ben costruita

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