Regia di John Ford vedi scheda film
Anni fa, commentando Il traditore, avevo deciso di rivederlo insieme agli altri due film “irlandesi” di Ford trasmessi in una nottata di Rai3; ma non ne ho scritto, e l’ho rivisto a distanza di un altro anno.
Così ingenuo da diventare simpatico. Un’Irlanda folkloristica ridicolizzata con simpatia, e con qualche analogia con il west visto da Ford: un notevole maschilismo e la violenza e la forza come strumenti di giustizia, chiaramente contrapposti all’evoluta civiltà americana odierna. Il tutto raccontato con grande mestiere, come sempre Ford, e con una nostalgia per le origini (in Irlanda come nel west) che lo rende più accattivante. Il grande mestiere lo rende esemplare (“classico”) per ogni regista, ma non porta sempre a capolavori.
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