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Elle

Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film

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La recensione su Elle

di RobocopXIII
7 stelle

In questo film ci ho visto reminiscenze Hanekiane: a voi decidere se sia un bene o un male.

Quella che segue è una simil-trascrizione di un mio video dedicato alla categoria "Miglior film straniero" della cerimonia dei Golden Globe che sì terrà in America l'8 gennaio. Cliccate QUI se siete interessati.

 

Secondo film in lingua francese in gara ai Golden Globe oltre a Divines, Elle è invece diretto dall’olandese Paul Verhoeven, che invece di film alle spalle ne ha un quindicina ma che si cimenta per la prima volta con questo film con la lingua francese. A quanto pare scelta obbligata dal fatto che Verhoeven non ha trovato nessuna attrice americana disposta a cimentarsi con il ruolo.

 

Elle parla di una donna che viene stuprata da un uomo introdottosi nella sua casa e centro di un universo intorno a cui orbitano una moltitudine di personaggi. Se penso ad Elle la prima cosa che mi viene in mente è Haneke. Ci sono varie cose in questo film che rimandano ad Haneke. A partire dallo stile fino a spunti più generali come l’home invasion di Funny Games o ancora la sessualità malsana di La pianista. Ed Elle con La pianista condivide perfino l’attrice protagonista, Isabelle Huppert. Che seppure interpreti in questo film un personaggio molto differente mantiene certi tratti che ricordano il precedente, come la già citata sessualità, la fisicità e il rapporto con la madre, che era una caratteristica importante anche del personaggio che Isabelle interpretava in Amour, sempre di Haneke. Questa attrice è indubbiamente un’aggiunta di valore alla pellicola e riesce a fungere da collante tra i vari personaggi. I Golden Globes hanno deciso di riconoscerle questo merito nominandola nella categoria di Migliore attrice in un film drammatico, rendendola di fatto l’unica attrice a non recitare in lingua inglese in questa categoria.

 

Il film riesce ad appassionare inizialmente grazie alla tensione tipica dell’home invasion e al mistero tipico del giallo, portandoci a chiedere chi dei numerosi personaggi maschili che gravitano intorno alla protagonista sia in realtà lo stupratore in passamontagna. Tuttavia con il proseguire della pellicola il film affascina per la regia, per la gestione dei personaggi e soprattutto per merito di interpretazioni dosate ed efficaci. Presentato dalla Francia, questo film non è arrivato tra le nomination finali per il Miglior film straniero alla futura cerimonia degli Oscar, che riesca a prendersi una rivincita ai Golden Globe?

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