Espandi menu
cerca
Un uomo da marciapiede

Regia di John Schlesinger vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Baliverna

Baliverna

Iscritto dal 10 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 105
  • Post 4
  • Recensioni 2103
  • Playlist 26
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Un uomo da marciapiede

di Baliverna
8 stelle

E' una storia di una bella amicizia, inserita però in un ambiente decisamente negativo e a tratti sgradevole. Agli occhi di Schlesinger questa è l'America alle soglie degli anni '70: un'accozzaglia di gente sbandata, pervertita, egoista, ipocrita. Non che i personaggi che fanno contorno alla vicenda non siano di per sé realistici, ma secondo me il regista eccede nel suo pessimismo acido e totale, che non risparmia nessuno.
Comunque, il film è ben girato e scorrevole, e soprattutto ben recitato dai due protagonisti, due veri falliti su tutti i fronti. Spinto da una vaga inquietudine, da una noia per una vita senza sapore e da ingenue rosee aspettative, il personaggio di John Voight lascia il posticino che aveva nella società (non un gran che, ma comunque qualcosa) per fare un salto nel buio verso una New York disumana e ostile. Va anche detto che non si può neppure parlare di buoni propositi che vanno in frantumi, perché già il programma iniziale del "cow-boy" non è dei più nobili: prostituirsi con dame d'alto borgo e fare in tal modo quattrini a palate. Anche il suo compare non brilla per onestà e integrità. Tuttavia quando s'incontrano tra loro si sviluppa una vera solidarietà capace di sacrificio. E poi, entrambi sono il frutto bacato di una società che stava molto male già trent'anni prima. Alle spalle l'uno ha una non-famiglia, l'altro una famiglia misera e miseranda, afflitta da povertà e malattia.
Certamente è uno dei film più pessimisti della Nuova Hollywood, che non vede nessuna via d'uscita e nessuna speranza, né per i protagonisti né per gli Stati Uniti. Comunque qui Schlesinger si contiene quanto a sgradevolezza rispetto ad altri suoi film, benché non riesca a rinunciare ad un episodio secondo me troppo forte. La sequenza della rapina al pervertito in albergo è quanto mai patetica e repellente, e forse non in linea con il personaggio del "cow-boy": perché poi infierisce con crudeltà su di lui dopo averlo già derubato?
Precisato questo, è un film riuscito, che devo comunque promuovere benché non incontri il mio gusto personale.

Sulla colonna sonora

Bella e giustamente famosa la canzone "Everybody's talking".

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati