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L'uomo che volle farsi re

Regia di John Huston vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo che volle farsi re

di rocky85
9 stelle

"Unirò questi popoli, ne farò una grande nazione. Col suo inno, e la bandiera. E dopo tratterò alla pari con i vicerè, e gli altri re, e i principi. E quando avrò fatto quello che intendo fare, un giorno starò in piedi davanti alla Regina. Non in ginocchio, bada, ma in piedi, come suo pari". 

Fine Ottocento. Nell'India colonizzata dagli inglesi, Daniel Dravot (Connery) e Peachy Carnahan (Caine), due scanzonati ex sergenti dell'esercito imperiale britannico, decidono di imbarcarsi in una folle impresa: varcare i confini dell'Afghanistan e giungere nella remota regione del Kafiristan, dove poter aumentare le proprie ricchezze mettendo a disposizione le proprie conoscenze belliche a servizio degli ingenui indigeni. Una serie di coincidenze ed eventi strani fanno sì Daniel venga scambiato dalle popolazioni locali per una divinità, addirittura discendente del grande Alessandro Magno che era stato in quelle terre secoli prima. Inizialmente riluttante, Daniel decide di sfruttare questa sua nuova posizione, e finisce con l'immedesimarsi davvero in una divinità. Tratto dal romanzo omonimo di Rudyard Kipling, L'uomo che volle farsi re è il film che John Huston sognava di fare già dagli anni Cinquanta. Scrive la sceneggiatura insieme a Gladys Hill, rimanendo fedele al testo originario ma introducendo direttamente la figura dello stesso Kipling (Plummer), al quale Peachy narra la storia. Grande film di avventura, spettacolare e appassionante, L'uomo che volle farsi re è una metafora sull'ambizione irrefrenabile e sulla sete di potere dell'uomo, ma anche una spietata e crudele critica dell'uomo occidentale che ritiene di sottomettere facilmente le ingenue popolazioni indigene. E rappresenta uno dei pochi casi in cui si riesce a coniugare un forte cinismo ed antieroismo di fondo, con l'epica delle battaglie e degli scontri. Contraddistinto da un umorismo tipicamente britannico e con una sceneggiatura arguta ed ironica, L'uomo che volle farsi re mostra tutta la sua carica pessimistica e crudele in una parte finale che non si dimentica. Sean Connery e Michael Caine sono assolutamente strepitosi: il primo rende con impeto e calibrato istrionismo la trasformazione del suo personaggio, il secondo più trattenuto ma con una ironia ed una eleganza sublimi. Opera magnifica, che va vista e rivista per apprezzarne la bellezza. E, per me, uno dei più bei film avventurosi di sempre.

 

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