Regia di George Pal vedi scheda film
Vera colonna portante della fantascienza che verra',con un Rod Taylor in piena forma e una svanita ma decorativa Yvette Mimieux.L'assenza forzata degli strombazzanti e spesso imbarazzanti effetti specialissimi dei nostri giorni (quante volte vengono chiamati a fare il loro dovere al posto delle sceneggiature,dei registi, degli interpreti..)acuisce l'ingegno del regista George Pal e dello spettatore , di allora come d'oggi, spinto a scoprire che trovate come lo scorrere velocissimo del tempo guardando un manichino da vetrina per osservare il cambiamento di tempi e costumi siano intelligenti, divertenti ed uniche.La trovata poi dei due popoli degli Iloi e dei Morlock non solo è entrata a far parte del parlare comune dei cinefili, ma è stata oggetto di citazioni, fra cui quella di Ron Howard in Ransom (venivano citati dal un perfido,tanto per cambiare,Gary Sinise)."stesso luogo ,un altro tempo" è una teoria che non solo incanta, ma che fa riflettere e sognare, e mai come in questo film ne viene mostrato tutto il charme.
Un coraggioso scienziato crea una formidabile Macchina del tempo, in grado di trasportare il suo passeggero ovunque egli voglia nella quarta dimensione. ma non è il passato ad interessare il protagonista, bensì il futuro, nel quale però troverà guerre e distruzioni.Giunto circa nell'anno 80.000 troverà una nuova alba dell 'umanità, che lui stesso salverà da nuovi e terribili pericoli, decidendo di lasciare il suo tempo.
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