Regia di John Ford vedi scheda film
Uno degli ultimi grandi incontri tra Ford e il vecchio Wayne.
Nel 1962 il western americano è decisamente nella sua fase calante e di fatti la trama di The man who shot Liberty Valance è tutta racchiusa in un lunghissimo (e accorciabile) flashback, mentre il presente della storia è ormai nell'era dei treni e dell'evoluzione, in cui al west sono sopravvissute solo le leggende, che, tra l'altro, vanno difese ("When the legend becomes fact, print the legend").
I personaggi sono molto ben interpretati, ma sono stati scritti per essere vicini allo stereotipo; mentre lontanissime e precoci sono le sfumature implicite: dalla resa dell'uomo di legge di fronte alla legge del west (metafora di tutte le rese e dei compromessi dell'uomo giusto), ai falsi miti e alla loro importanza, passando per i resti del vero mondo western nella sua evoluzione.
James Stewart è sempre lui; Lee Marvin ancora cattivo.
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