Regia di Ariel Vromen vedi scheda film
Un agente della CIA, ucciso in missione, ha nella sua memoria i dati per raggiungere un pericoloso cyber-hacker potenzialmente in grado di accedere all'arsenale nucleare americano, prima che a sua volta egli venga raggiunto da un misterioso anarchico spagnolo che sogna la fine del mondo.
Dopo 18 anni di studi sulle cavie , il dott. Franks potrà quindi sperimentare se è possibile trasferire la memoria da un soggetto umano all’altro. Solo che il donatore prescelto è uno psicopatico criminale recluso e maltrattato alla stregua di Hannibal Lecter ne “Il Silenzio degli Innocenti”!...
L'archetipo-base del soggetto è la storia di Frankenstein, ma più modernamente il riferimento più vicino è l'idea di Robocop di Paul Verhoeven. Già il nuovo Robocop re-made in 2012 era pessimo (guarda caso anche lì recitava casualmente Gary Oldman), ma anche qui - oltre a un intreccio tutt'altro che originale - si assite ad una evoluzione approssimativa del personaggio di Jericho (Kevin Kostner), il quale passa in poche scene dallo staccare coi denti un parte del rivestimento interno di un'autovettua per farne un'arma letale al seppellire un elefantino con una bimba.
Interessante solo in alcune scene d'azione, ma nonostante gli sforzi di un cast talentuoso, la storia ha poco da offrire oltre il minimo sindacale che un film di genere riesce a promettere
Insomma, mi aspettavo di meglio. Ed il peggio è che ci sono le premesse per pensare all'avvio di una serie...
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